I tentativi della Cricca di eliminare il denaro contante, con la risibile scusa della lotta all’evasione fiscale e ai traffici illegali (notoriamente, entrambe le attività vengono praticate, per la quasi totalità, dalla Cricca stessa e dai suoi affiliati), nascondono motivazioni molto più esecrabili e ciniche (cosa di cui, arrivati a questo punto, siamo certi che nessuno si stupirà), sulle quali cercheremo di fare luce.
Nelle zone del pianeta in cui il mercato mondiale non è ancora penetrato in tutti gli spazi possibili (e che sono, quindi, meno sviluppate rispetto alle zone sature di “economia moderna”: si pensi, per quanto riguarda l’Italia, soprattutto a molte zone del Sud) sussistono due economie parallele, una legata al mercato mondiale di cui sopra, l’altra legata invece ad una produzione locale di beni (soprattutto prodotti agricoli da agricoltura praticata su piccoli appezzamenti e prodotti artigianali) e a una fornitura di servizi sempre a livello locale. Queste due sfere economiche parallele portano a due ambiti di circolazione del denaro, anch’essi paralleli. Nel primo, il denaro ha il valore stabilito dal processo di scambio a livello nazionale e mondiale, nel secondo, il valore del denaro “si adatta” alla scarsità di moneta tipica delle zone depresse e assume un valore diverso, maggiore rispetto al primo ambito, per cui, grazie a questa specie di “doppia circolazione”, si alza un poco il potere d’acquisto dei magri salari delle aree meno sviluppate. Ad esempio, questo è il motivo per cui, semplicemente reintegrando gli scarsi mezzi monetari di una zona della Sardegna attraverso una moneta cosiddetta “complementare”, denominata Sardex, è stato possibile smuoverne l’economia in senso positivo.
A livello locale, le due sfere economiche descritte, oltre ad essere limitate dalla scarsità di mezzi, si limitano anche tra loro: si acquista nella prima quello che non è possibile trovare più a buon mercato (e, spesso, con qualità maggiore, soprattutto per quanto riguarda il cibo) nella seconda. Allo stesso modo, si riversano nella seconda i mezzi monetari che avanzano dagli acquisti indispensabili effettuati nella prima. Questa seconda sfera di circolazione monetaria si basa ovviamente sul contante, quindi avviene al di fuori del sistema delle banche e del controllo fiscale: qualsiasi forma di tassazione renderebbe l’economia locale di sussistenza insostenibile, facendo lievitare costi, oneri e prezzi. Un virtuoso sistema che sopravvive da secoli, fatto di rapporti economici semplici e diretti, andrebbe in pezzi.
Proprio questo è l’obiettivo della Cricca e dei suoi servi: non solo fare un regalo alle banche, che lucrano su ogni transazione elettronica mentre non guadagnano nulla da quelle in contante, non solo introdurre un ulteriore, draconiano e definitivo strumento di controllo della popolazione (che verrebbe ulteriormente rafforzato dal varo della famigerata CBDC, la valuta digitale della banca centrale), ma svuotare completamente le economie locali di sussistenza, schiacciandole col giogo del sistema bancario e fiscale a beneficio dei mostri economici che operano sul mercato mondiale, trasferendo così ulteriore ricchezza dal popolo alle classi dominanti, introducendo quindi ulteriore miseria nelle aree depresse dei paesi sviluppati e inducendo ulteriore fame e morte nelle zone in via di sviluppo.
Bisogna sempre rigettare i discorsi ipocriti sulla lotta all’evasione fiscale, che nascondono ben altri intenti: siamo cresciuti con il concetto che il denaro sia scarso, ma in realtà esso viene creato dal nulla e reso scarso solo per noi del popolo, in modo da aumentare il nostro sfruttamento. Allo stesso modo, dobbiamo rifiutare le scuse patetiche e pelose legate al “contrasto dei traffici illeciti”, attività che vedono al centro proprio il sistema bancario. Traffico di droga, di armi, di organi, di esseri umani, usura più o meno legalizzata, per non parlare delle guerre: tutta la loro attività usa come lubrificante il sangue del popolo.
Chiudiamo il discorso nel solito modo, dicendo cioè quello di cui siamo a conoscenza in qualità di semplici ma attenti osservatori: i piani della Cricca non andranno mai in porto, perché c’è una rivoluzione in corso d’opera il cui successo è certo. Perché tutto fili nel migliore dei modi, ognuno di noi è chiamato a svolgere bene il proprio compito, che consiste soprattutto, almeno per quanto ci riguarda, nel divulgare la verità.