Nell’ambito dell’Alleanza Militare Internazionale, che combatte la guerra in cui ci troviamo in contrapposizione alla cricca globalista e al suo deep state, Elon Musk riveste il duplice ruolo di paladino della libertà di parola contro la censura, grazie all’acquisizione di Twitter/X e alle conseguenti nuove politiche della piattaforma (vedi il nostro articolo “I "guai giudiziari" di Trump e la distruzione dei media”) e di personaggio più in vista nell’ambito dell’introduzione presso il pubblico di nuove tecnologie e di nuove frontiere di ricerca. Egli inoltre fornisce, di quando in quando, importanti indizi sul nuovo sistema economico che, dopo la vittoria definitiva dei Patrioti, inizierà a subentrare a quello presente.
Secondo Musk, l’intelligenza artificiale (e talvolta aggiunge al discorso anche la robotica: è importante avere ben presente come, a detta dello stesso Musk, l'obiettivo primario di Tesla non sia lo sviluppo e la produzione di auto elettriche, bensì l'AI e la robotica) sta per condurci in un’era dell’abbondanza per quanto riguarda l’accesso a beni e servizi: l’applicazione dell’AI e delle migliori tecnologie disponibili (compreso ovviamente il recupero dei materiali) alla produzione e al lavoro in generale renderà i prodotti del lavoro, che sarà svolto dalle macchine in misura assai più rilevante rispetto al già elevato livello di automazione di oggi, estremamente economici ed estremamente abbondanti. In un tweet del 19 novembre scorso, lo stesso Musk aveva affermato: "Dobbiamo liberarci dell'idea sbagliata che il denaro abbia una qualche importanza in un futuro in cui è presente l'Artificial General Intelligence [AGi, intelligenza artificiale di tipo umano]". Unendo tra loro questi concetti espressi, che ci trovano sostanzialmente concordi, si intuisce come, in un futuro di abbondanza di prodotti, dopo la necessaria fase di transizione (in cui la moneta fiduciaria verrà sostituita da una moneta basata su asset reali, che renderà impossibili quei meccanismi di speculazione e falsificazione monetaria che hanno consentito all’attuale sistema economico di prolungare la propria agonia: vedi Q#2619, “L’oro distruggerà la FED”), il denaro come mezzo di scambio risulterà superfluo, in quanto la disponibilità di beni e servizi andrà sempre ad incontrare le necessità della popolazione e tutto ciò che la popolazione dovrà dare in cambio sarà la piccola quantità di lavoro umano ancora necessaria per far girare la macchina dell’economia. Detto in un altro modo, il ruolo del denaro, che è anche quello di modulare la distribuzione di beni e servizi quando la loro disponibilità è limitata, cesserà di essere rilevante perché la disponibilità di beni e servizi sarà virtualmente illimitata. Ovviamente, questo delicato passaggio, forse il più importante nella storia umana, potrà verificarsi solo se guidato da un governo del popolo e per il popolo.
Abbiamo già accennato diverse volte all’imminente fine storica del sistema economico presente, condannato dalle sue stesse leggi di sviluppo, che vedono diminuire la quota di profitto per quota di capitale investito all’aumentare della macchinizzazione e dell’automazione del lavoro (si veda, ad esempio, l’articolo “Alcune note economiche a margine del conflitto russo-ucraino”), spingendolo in una crisi irreversibile. Essendo le élite finanziarie, detentrici del potere economico e politico, a conoscenza delle criticità del sistema che ha dato loro il potere, hanno tentato (e ancora tentano, e tenteranno fino alla fine, benché ormai senza speranza) di imporre un ordinamento sociale distopico e inumano che rafforzasse la loro posizione di dominio, scongiurando la loro inevitabile rimozione (abbiamo cercato di tratteggiare questo progetto nell’articolo “Il folle piano delle élite contro il Popolo”). È quindi indispensabile, perché l’umanità possa finalmente fare il suo ingresso nell’era dell’abbondanza, arrivare alla completa sconfitta militare della Cricca globalista che opprime il genere umano: è questo l’obiettivo dei Patrioti nella guerra in corso. A questo scopo, sarà probabilmente necessario l’intervento esplicito della forza militare nella lotta politica statunitense (“Pensateci secondo logica. L’unica strada è l’esercito”, Q#26): l’attuale atteggiamento dell’entourage del Presidente Trump (vedi, ad esempio, questo video) e di Trump stesso nel dichiarare che, una volta vinte le elezioni, tutti coloro che hanno commesso atti illegali in ambito politico e/o amministrativo saranno perseguiti e arrestati (se non peggio, nei casi più eclatanti), sembra in effetti mirato a provocare una serie di reazioni, da parte dei nemici politici, scomposte e palesemente illegali/incostituzionali, tali che, oltrepassato un certo limite, possano fungere da pretesto proprio per l’intervento dei militari (vedi questo video dal minuto 11:25).
Continuando ad analizzare le affermazioni di Elon Musk, che noi consideriamo un esponente di punta dell’Alleanza Militare Internazionale, egli si considera in lotta per il successo della specie umana (si riferisce infatti a sé stesso come parte del “team humanity”) e spesso sottolinea l’importanza problema demografico, determinato dal continuo calo della natalità a livello mondiale: secondo lui, il pianeta è sottopopolato e potrebbe, grazie allo sviluppo delle nuove tecnologie, sostenere senza sforzo una popolazione dieci volte superiore a quella attuale (un bel calcio al ciarpame delle teorie neo-malthusiane e alla corrente dell’ambientalismo oggi in voga, nemica degli esseri umani), mentre il declino numerico della popolazione rappresenta il declino dell’intera specie.
Un’altra interessante posizione di Musk riguarda l’espansione della specie umana su altri pianeti: a suo avviso, una specie come la nostra deve crescere ed espandersi, lo stato stazionario non è mantenibile per lunghi periodi. Anche qui, saremmo di fronte a una svolta: espansione sulla base di un obiettivo comune a tutta l’umanità o declino. Rendere la specie multiplanetaria e, in un futuro lontano, multistellare, porterebbe a un’espansione della coscienza collettiva e darebbe maggiori probabilità alla specie di sopravvivere di fronte ad eventuali catastrofi cosmiche. Gli obiettivi di breve-medio termine, più volte dichiarati, sono quelli di stabilire basi permanenti sulla Luna e di colonizzare Marte. Questa è la missione di SpaceX.
Notiamo che Musk parla di obiettivi da raggiungere da parte dell’intera razza umana, dove evidentemente gli attuali rapporti tra nazioni, basati su competizione, concorrenza e prevaricazione, saranno scomparsi in virtù del nuovo sistema economico e sostituiti da rapporti tra popoli e civiltà in cooperazione (vedi il nostro articolo: “Il futuro delle relazioni internazionali: il discorso di Putin a Valdaj (5 ottobre 2023)”). Anche qui, la conservazione e la valorizzazione delle differenze culturali significa avere la possibilità, come specie, di analizzare ed affrontare i problemi con una pluralità di approcci, cosa che si traduce in maggiori probabilità di successo a lungo termine.
L’altro ruolo dell’Intelligenza Artificiale
Il secondo ruolo dell’Intelligenza Artificiale è legato alla sua valenza come strumento di conoscenza e di esplorazione della realtà. L’introduzione dell’intelligenza artificiale di tipo umano (che si riesce già ad intravedere, ad avviso di chi scrive, con Grok, l’AI sviluppata proprio dalle aziende di Elon Musk) rappresenterà per tutti gli esseri umani la possibilità di scoprire e di rivalutare la propria natura. Viviamo infatti in una società che glorifica quasi esclusivamente la parte più meccanica e “muscolare” dell’intelligenza umana, quella legata al pensiero logico-razionale, che, non a caso, è la parte dell’intelligenza utile a rapportarsi con macchine e computer e a divenirne una vera e propria appendice nell’ambito del processo produttivo/lavorativo. Su questa base, è stato costruito un intero sistema di selezione e classificazione degli uomini, che ha come fondamento il parametro tanto osannato quanto truffaldino del QI (su questo argomento, si consiglia la lettura di Stephen Jay Gould, “Intelligenza e pregiudizio”). Saremo presto messi di fronte al fatto che le macchine sono perfettamente in grado di replicare l’intelligenza logico-razionale umana, il che significa che quella che noi consideriamo oggi essere il non plus ultra dell’intelligenza non è una caratteristica unica e che necessariamente ci contraddistingue come specie. Saremo quindi costretti a rivalutare altri, ben più importanti elementi dell’intelletto, quali l’intelligenza creativa, l’intelligenza sociale, l’intuizione, l’intelligenza emotiva: tutte caratteristiche che ci mettono in connessione con il nostro prossimo e con l’intero Universo. Affermava Albert Einstein: “La mente intuitiva è un dono sacro. La mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono”.
Il percorso sul quale ci siamo appena incamminati servirà per scoprire che l’essere umano vale molto più di ciò che siamo stati indotti a pensare e certamente rappresenta molto più che un’appendice della macchina, e che le macchine sono soltanto strumenti per aiutare l’uomo a costruire la propria felicità.
23 DICEMBRE 2023