Il primo ottobre 2017, secondo la versione ufficiale, un uomo avrebbe sparato migliaia di proiettili da una finestra dell’hotel Mandalay Bay di Las Vegas su una folla impegnata ad assistere ad un concerto, uccidendo 58 persone e ferendone più di 500. In realtà, da un’analisi attenta, di livello forense, dell’audio a disposizione, risulta incontrovertibilmente che a sparare sono state almeno due persone da due posizioni differenti, il che qualifica l’evento come un’operazione di tipo militare. Secondo diverse fonti, non ufficiali ma affidabili, in quel momento, all’ultimo piano del Mandalay Bay, si stava svolgendo un colloquio segreto tra Trump e il principe saudita Mohammad bin Salman, erede designato al trono, e l’eccidio sarebbe dovuto servire come copertura per l’assassinio dei due statisti da parte di una squadra di membri della gang MS-13. Il piano è evidentemente fallito.
Il 5 ottobre Trump, contornato da generali e membri dello staff, ha annunciato alla stampa la “quiete prima della tempesta”. Alla domanda dei giornalisti di quale tempesta si trattasse, Trump ha replicato con un enigmatico “lo scoprirete”.
Il 4 novembre il principe Mohammad bin Salman ha iniziato una vasta purga anti-corruzione all’interno del governo saudita, con l’arresto di numerosi membri della casa reale (tra cui la madre dello stesso principe e il principe Al-Whaleed bin Talal, finanziatore occulto degli studi di Obama ad Harvard), ministri e uomini d’affari e il sequestro di beni per almeno 100 miliardi di dollari.
Il 28 ottobre, sulla piattaforma internet a prova di censura 4Chan, ha iniziato a pubblicare Q (altrimenti noto come QAnon; in seguito, le pubblicazioni si sono spostate sulla piattaforma 8Chan, ritenuta ancora più sicura).
Il nome "Q" sarebbe riferito al livello di sicurezza Q (Q Clearance), il più elevato del Dipartimento dell’Energia americano (secondo altri è invece un riferimento a Quantico, la località in Virginia dove ha sede la NSA). Si tratta di un’operazione atta a bypassare i mezzi di informazione convenzionali (tutti controllati dalla Cricca) attraverso l’uso anonimo di internet e di un “esercito di soldati digitali” (secondo le parole del generale Flynn), che fungono, tra le varie cose e dietro mentite spoglie, da commentatori che indirizzano i normali utenti a decifrare le diverse comunicazioni, postate con una certa regolarità. I post sono spesso difficili da decifrare, in quanto scritti in una sorta di codice, o anche in forma indiretta o di domanda, mezzi che consentono agli autori di non violare le leggi sulla sicurezza nazionale e, contemporaneamente, esercitano una sicura presa sul pubblico, che nel tentativo di risolvere gli “enigmi” rimane mentalmente attivo, laddove invece la comunicazione (propaganda) convenzionale punta sulla passività mentale. Inoltre, le stesse informazioni scritte sotto forma di domande e l’uso di riportare i nomi degli stati, degli enti statali, delle cariche ufficiali o delle persone sotto forma di abbreviazioni o soprannomi, sono elementi che spingono chi legge a una ricerca personale. Caratteristico è anche l’uso estensivo di meme, che poi riverberano in tutto il web. Tipico di Q è l’utilizzo di frasi e formule “di battaglia”, quali WWG1WGA (Where We Go One We Go All, cioè: dove va uno di noi andiamo tutti), We Are Q (noi [tutti] siamo Q, riferito ai seguaci), Divided you are weak, united you are strong (divisi siete deboli, uniti siete forti), Patriots have no skin color (i patrioti non hanno colore della pelle), Think logically (pensate usando la logica), Trust the Plan (fidatevi del piano), Got popcorn? Enjoy the show! (avete i popcorn? Godetevi lo spettacolo!), Think for yourself (pensa con la tua testa), Trust yourself (abbi fiducia in te stesso). Vengono spesso citati passi tratti dalla Bibbia e formule patriottiche note in America. Sono spesso nominati, oltre a Trump, i presidenti Kennedy e Reagan, considerati due grandi outsider della politica statunitense (ma non outsider quanto Trump). Diverse sono anche le citazioni da “L’arte della guerra” di Sun Tzu, i cui dettami sono ancora oggi ritenuti validi nell’ambito delle operazioni militari. Q si riferisce al movimento creato dai suoi post come “The Great Awakening” (Il Grande Risveglio) e afferma che la strategia che utilizza è coerente con le regole della "teoria dei giochi".
Si tratta di uno strumento preparato meticolosamente, dal grande impatto psicologico e dall’indubbia efficacia, tanto da avere, ad oggi, decine, se non centinaia, di milioni di lettori (che in molti casi si trasformano in sostenitori) in tutto il mondo: si tratta dei Patriots, termine che in America serve anche a connotare coloro che lottano contro l’oppressione (reminescenza della Guerra d’Indipendenza). È un modello innovativo che mette in crisi la stampa tradizionale, che dapprima ha cercato di ignorarlo nella speranza di mitigarne l’impatto, e che oggi si trova costretta a contrastarlo bollandolo come un falso, una teoria della cospirazione che genera informazioni fasulle, mentre in realtà sono ormai innumerevoli le prove che lo legano inconfutabilmente all’amministrazione Trump (vedi: https://www.qproofs.com/ ). È Trump stesso, talvolta, a firmare alcuni dei post con la sigla Q+. Anche numerosi media alternativi di opposizione (controllata, evidentemente) si sono scagliati contro Q: eclatante il caso della seguitissima Infowars dell’istrionico Alex Jones (legato al Mossad, come rivelato in Q#2089), la cui politica di contrasto nei confronti di Q ha sancito l’inizio del declino della piattaforma.
Q risolve brillantemente uno dei maggiori problemi di ogni operazione militare, quello della propaganda bellica: fornisce informazioni agli amici, mantenendone alto il morale, e contemporaneamente inganna i nemici e li terrorizza. Il suo scopo dichiarato è quello di attirarsi le simpatie della popolazione attraverso il massimo della trasparenza dell’informazione, considerando da una parte il limite delle leggi sulla sicurezza nazionale, dall’altra le esigenze dettate dalla natura militare dell’operazione. Un altro scopo dichiarato è quello di educare il pubblico a riconoscere e decodificare il codice che la Cricca e lo stesso deep state usano per scambiarsi informazioni alla luce del sole su mezzi convenzionali (tv, cinema e giornali): riferimenti particolari, linguaggio ellittico, talvolta regole basate sulla corrispondenza tra lettere e numeri, ecc. La visione degli eventi proposta da Q è efficacemente riassunta in questo video (con audio in italiano).
La parte più cospicua dell’utilità di Q per tutta la popolazione risiede, però, proprio nelle stesse informazioni fornite, che spessissimo si rivelano corrispondenti alla realtà: retroscena politici ed economici che la Cricca terrebbe volentieri segreti e che ricordano spesso, quando non le superano in apparente assurdità, le trame dei film hollywoodiani. Si tratta senz’altro di un’operazione senza precedenti, che ha visto la nascita di un potentissimo hub mediatico praticamente dal nulla.
Nei post di Q si afferma che il piano per prendere il potere (denominato semplicemente “The Plan”) è nato subito dopo l’omicidio del presidente Kennedy (quindi oltre 55 anni fa) e che la sua estensione temporale andrà oltre il secondo mandato di Trump.
Attorno al fenomeno Q si è creata, in breve tempo, una vasta rete di commentatori indipendenti che agiscono sui social media, spesso con un grosso seguito, e amplificano la diffusione dei messaggi. Q trova il suo completamento nel seguitissimo profilo twitter di Trump, che rappresenta la seconda gamba dell'operazione per disseminare informazioni censurate tra la popolazione. Per facilitare la penetrazione dei messaggi di Q nella società americana (e non solo), la Casa Bianca è riuscita ad attenuare la censura sui social media minacciando le società che li controllano di dichiarare le diverse piattaforme come pubblici servizi e di porle di conseguenza sotto rigidissime regole governative.
È assolutamente degno di nota il fatto che Q abbia esplicitato più volte il suo appoggio al movimento dei gilet gialli in Francia e nel mondo (vedi, ad esempio, i post: Q#2530, Q#2534, Q#2645, Q#2574, Q#2566, Q#2585).