Stiamo assistendo in tempo reale alla sconfitta rovinosa delle potenze neocoloniali in Africa (in primo luogo della Francia) per mano dei militari locali con l’appoggio determinante della forza militare Russa, che si realizza soprattutto attraverso le milizie Wagner, un corpo formalmente privato, in realtà direttamente controllato dallo Stato e creato appositamente per intervenire all’estero senza cadere nelle paludi del “diritto” internazionale. Un evento che sarà scritto nei futuri libri di storia a caratteri cubitali e che dovrebbe riempire di gioia i cuori di tutte le persone decenti che popolano questo piccolo, tormentato pianeta.
La Russia si pone, nei confronti dei Paesi africani, su un piano di parità e di partnership onesta, al contrario delle spocchiose e schifosamente razziste classi dominanti europee, i cui rappresentanti in Africa vengono defenestrati giorno dopo giorno. Il processo sta avvenendo, in termini storici, con una rapidità impressionante. Sotto, potete vedere la mappa dei Paesi africani presenti al summit Russia-Africa, tenutosi a San Pietroburgo il 27 e 28 luglio 2023.
In verde scuro sono rappresentati i Paesi presenti con il Capo di Stato, in verde chiaro quelli che hanno mandato una delegazione. In rosso ci sono i paesi assenti, quelli che sono maggiormente sotto il tacco degli occidentali. A questi ultimi va tolto il Niger, che il 26 luglio 2023 è stato teatro di un colpo di stato militare, realizzato con l’aiuto dei “wagneriti”, che ha portato all’arresto del Presidente e di vari ministri filo-francesi. Il Niger fornisce (forniva...) il 30% dell’uranio che alimenta le centrali nucleari francesi e, nonostante questo, si trova in coda alle classifiche degli indici di sviluppo umano. Le compagnie francesi pagavano al governo nigerino meno del 5% del valore di mercato del minerale contenente uranio. Il 31 agosto 2023, anche il Gabon è stato teatro di un colpo di stato militare, che ha esautorato il governo filo-francese.
È la fine della Françafrique, è la fine del Franco CFA, odioso strumento monetario di sfruttamento, imposto dai francesi a molti Paesi africani. È la fine dei numerosi gruppi terroristici finanziati dall’Occidente per scopi economici e politici, che ora vengono stanati e annichiliti dai Wagner.
Sappiamo da Q (Q#153) che molti Paesi sono stati appositamente tenuti in stato di sottosviluppo per scopi ben precisi. Il sottosviluppo dei Paesi africani è servito a depredarli di tutte le ricchezze, da quelle naturali a quelle umane, sotto forma di migranti che hanno tentato di sfuggire a crisi umanitarie spesso create appositamente, vittime di uno schiavismo che non è mai finito, ma ha solo cambiato forma, è solo diventato più ipocrita.
La partnership con la Russia mira allo sviluppo agricolo e industriale del Continente Africano, anche con l’appoggio della potenza produttiva cinese. La stessa Russia si è detta disponibile alla fornitura di grano e fertilizzanti in forma gratuita, laddove necessario: finalmente le eccedenze produttive agricole e industriali verranno utilizzate gratuitamente per alleviare la fame.
La liberazione dell’Africa dal giogo degli interessi occidentali è, ad oggi, il segno più evidente di un Nuovo Mondo, che è già nato e che aspetta solo di sbocciare definitivamente.
Sotto, il link a un brevissimo video di Macron in visita in Benin a luglio del 2022. Vale più di mille parole.