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La guerra dell'informazione

www.qanon.itJan 18, 2024, 5:59:25 PM
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"I media sono morti. Ora tocca a voi. Agite con cautela" Questa la raccomandazione di Q (Q#4148), che anticipava di qualche anno gli eventi che stiamo vivendo oggi. Un piano militare perfetto ha ribaltato il tavolo dell'informazione, rendendo i Patrioti protagonisti di questa delicatissima sfera della vita pubblica. È infatti l'arena dell'informazione il terreno di scontro su cui gli Anon si misurano con il nemico, su precisa richiesta di Q, che dirige (dirigeva?) la lotta in questo particolare settore.

L'informazione nelle mani delle classi dominanti diventa propaganda: proprio grazie agli organi di informazione il popolo è stato tenuto per secoli in uno stato di torpore e con una visione della realtà talmente distorta che il "Grande Risveglio" sarà, per molti, scioccante come una seconda nascita. Nelle sue attuali vesti tecnologiche, la propaganda rappresenta l'arma psicologica più potente mai vista: le moderne tecniche di comunicazione, unite alla plurisecolare esperienza degli oppressori della nostra specie (oggi nelle vesti di élite globaliste), hanno raggiunto l'apice assoluto durante l'operazione-COVID, con l'utilizzo di tecniche di manipolazione di massa, sfociate in vera e propria ipnosi di massa. Caratteristica fondamentale dell'apparato di informazione delle élite è un'elevatissima centralizzazione: il grosso dei media americani è detenuto da un pugno di aziende colossali, a loro volta soggette ad una centralizzazione ancora più spinta, grazie al ruolo dei fondi di investimento BlackRock, Vanguard e State Street, così strettamente legati tra loro rivestire il ruolo di direzione unica. Il tramite tra questa direzione e i media veri e propri, fino ai singoli giornalisti, è svolto dalla CIA (vedi "Operazione Mockingbird": LINK 1; LINK 2) e, molto probabilmente, da altri spezzoni dell'apparato di intelligence.

La propaganda travestita da informazione rappresenta il vero giogo che, unito a quello economico e alle guerre, affossa il genere umano. Ma la Storia ha imboccato una svolta inattesa: come ha affermato Trump nel suo famoso discorso all'ONU, l'era dei globalisti è finita, sta per iniziare l'era dei Patrioti, che è l'era del potere al Popolo.

 

Il mondo dopo l'avvento di X

L'acquisizione di Twitter, la piattaforma social con il maggiore impatto sull'arena politica, da parte di Elon Musk e la sua "trasformazione" in X (molto più che un cambiamento di nome), sta mutando radicalmente il panorama dell'informazione in Occidente, a partire dagli Stati Uniti. Le voci anti-globaliste, prime tra tutte quelle del movimento MAGA, non possono più essere soppresse impunemente e anche gli altri social media devono, almeno in parte, adeguarsi e abbassare i livelli di censura per non perdere utenti.

X sta conoscendo un crescente successo di pubblico, destinato ad aumentare con il miglioramento o il varo di servizi quali lo streaming video (che fa concorrenza diretta a Youtube), l'integrazione dell'intelligenza artificiale Grok (che potrebbe presto diventare la migliore sul mercato), i pagamenti elettronici, le chiamate dirette (tipo WhatsApp). Dopo il grande successo del programma, regolarmente postato su X, del giornalista conservatore Tucker Carlson, altre figure prominenti del mondo dell'informazione stanno seguendo il suo esempio, così da svuotare ulteriormente di contenuti l'ormai obsoleto (possiamo finalmente dirlo) contenitore televisivo. Intanto, secondo le parole di Elon Musk, X si avvia a diventare la "everything app", la app di tutto. Questo però è uno scenario che guarda soprattutto al futuro, per ora siamo in un contesto bellico e X rappresenta un'arma formidabile, è così che al momento dobbiamo considerarla. In ogni guerra l'informazione è un'arma decisiva e, in questa guerra in particolare, la verità è l'arma più potente di tutte: su X è possibile dire la verità, fino in fondo, senza essere censurati.

Riproponiamo di seguito quanto abbiamo scritto nel nostro articolo "I "guai giudiziari" di Trump e la distruzione dei media", del 28 agosto 2023:

"Nel frattempo, prosegue l’opera di scardinamento dei media tradizionali prevista dal Piano Militare: un’autentica, grande rivoluzione sta avvenendo sotto i nostri occhi. Il 23 agosto, a Milwaukee (Wisconsin), è andato in scena il primo dibattito tra i candidati repubblicani alle primarie per le presidenziali, trasmesso in TV con uno share di 12,8 milioni di spettatori. Trump, invece di partecipare all’evento con gli altri candidati, lo stesso giorno si è fatto intervistare, da solo, da Tucker Carlson su Twitter, ottenendo oltre 260 milioni di visualizzazioni. Lo stesso Carlson, che era il giornalista televisivo più seguito d’America con 5 milioni di telespettatori quando lavorava per Fox News, ottiene ora, nel suo programma su Twitter, decine di milioni di visualizzazioni, in media, per ogni puntata. Si può già parlare di superamento storico dei media tradizionali: grazie a Twitter e a Elon Musk sta nascendo un modello di informazione più democratico, più inclusivo e costruito “dal basso”. Le parole di Jacob Creech “Clandestine” prima e subito dopo l’intervista fotografano perfettamente la situazione: 

“Si sta per realizzare il peggior incubo del deep state. Decine di milioni di persone stanno per ascoltare un uomo che non controllano, intervistato da un giornalista che non controllano, su una piattaforma social che non controllano. Stasera rappresenta un momento chiave nell’estinzione dei media tradizionali”

“Ragazzi! I numeri di questa intervista Trump/Tucker hanno già ASSOLUTAMENTE ANNIENTATO il dibattito repubblicano. I media tradizionali sono morti. Tucker e Trump lo dicono nei primi due minuti dell’intervista. Il popolo non sta guardando la TV. Il popolo ha aggirato i media corrotti!”

Ma, come detto, siamo in un contesto bellico, le élite globaliste tenteranno di fermare l'informazione libera con ogni mezzo, dalla censura a chissà cosa, magari anche con un blackout di internet. Qualsiasi cosa riescano a fare, le contromisure sono pronte.

 

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