L’Unione Europea al tempo del coronavirus [200] - La crisi economica indotta dal blocco delle attività seguito all’epidemia di COVID-19 (una crisi nella crisi, si potrebbe dire) ha fatto riemergere il problema dell’indebitamento dei paesi mediterranei dell’Eurozona rispetto a quelli del Nord Europa, questa volta con la Francia inclusa nel “Club Med” (alla fine della crisi, il debito pubblico francese potrebbe raggiungere il 135-150% del PIL, non lontano dai livelli italiani) [214]. Questa volta però, a causa dello stravolgimento degli equilibri mondiali, le cose andranno diversamente rispetto al 2009-2011, epoca in cui i paesi più ricchi, Germania in testa, poterono approfittarsi dello sconquasso provocato dal binomio crisi-moneta unica (l’euro portò alla perdita di competitività delle merci prodotte con una composizione organica del capitale più bassa, in quanto prive sui mercati esteri dello scudo di una moneta nazionale [200A]) e, tramite il giogo delle politiche di austerity, accaparrarsi gli asset pregiati della Grecia per un tozzo di pane, riducendo il paese in uno stato di sudditanza economica totale e permanente, ai danni, ovviamente, del popolo ellenico. L’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca e le conseguenti politiche economiche “di rottura” di cui abbiamo ampiamente trattato, hanno spinto nell’angolo la Germania e il suo codazzo di paesi nordeuropei (soprattutto Olanda e Finlandia): il riequilibrio tariffario tra USA e Cina ha messo a nudo le debolezze cinesi, facendo crollare gli investimenti del paese asiatico in mezzi di produzione e dando un primo, duro colpo all’industria meccanica tedesca; dall’altra parte, la crescita della produzione industriale statunitense (a cui seguiranno l’implementazione dell’USMCA e il riequilibrio tariffario USA-UE, che farà saltare il protezionismo nascosto dell’Unione Europea) ha comportato una diminuzione consistente delle esportazioni tedesche negli USA. Gli stessi Stati Uniti hanno inoltre garantito l’apertura di una linea di credito da parte della FED a copertura dei titoli di debito dei paesi che volessero uscire dall’euro e/o dall’Unione Europea (è chiaro che si tratta di un vero e proprio atto di guerra, anche se “nascosta” e “non convenzionale”: da notare l’utilizzo a scopo “bellico” delle strutture economiche già globaliste prima della loro annunciata manomissione), per cui i paesi mediterranei, Italia in testa, una volta seduti al tavolo delle trattative per il debito aggiuntivo da contrarre nella crisi del coronavirus, hanno potuto usare l’arma dell’eventuale uscita dall’Unione Europea. Nel quadro attuale, la Germania non può certo permettersi una contrazione delle proprie quote di mercato nell’Europa meridionale e potrebbe quindi trovarsi costretta ad accettare la mutualizzazione del debito aggiuntivo e la tutela dei debiti nazionali da parte della BCE. Diversamente, potrebbe verificarsi l’implosione dell’Unione Europea (già scricchiolante dopo la Brexit) e della sua moneta.
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Il 7 maggio, il Dipartimento della Giustizia americano ha esonerato il generale Flynn dalle accuse, in virtù delle prove a suo discarico emerse anche negli ultimi tempi [201], [202]. Il suo caso è la chiave di volta che manderà sotto processo i promotori dell’inchiesta Mueller e di tutte le indagini correlate alla ormai ampiamente smentita collusione di Trump con la Russia. L’opposizione democratica mette le mani avanti, descrivendo la decisione Dipartimento della Giustizia come una mossa politica, ma i reati commessi dagli inquirenti e dai loro superiori nel caso Flynn sono tali e tanti e così ben documentati da non lasciare vie d’uscita. Per quanto riguarda Michael Flynn, il generale dovrebbe essere in possesso di informazioni compromettenti per i membri dell’amministrazione Obama riguardo alle azioni militari in Medio Oriente [203] e, forse, di informazioni riguardanti i giri di pedofilia ad altissimo livello [204].
La famosa desecretazione di documenti compromettenti per la passata amministrazione e per l’attuale opposizione, attesa da tempo [205], è cominciata con le note a piè di pagina del rapporto Horowitz [206] ed è continuata con i moduli dell’FBI che hanno contribuito all’esonero del generale Flynn (e che dimostrano in modo inequivocabile come fosse in piedi un piano per incastrarlo) [207], [208], [209] e con la pubblicazione dei verbali degli interrogatori del Comitato di Intelligence della Camera nell’ambito della relativa inchiesta sulla presunta collusione di Trump con la Russia (una mossa forzata dalle dichiarazioni dell’attuale Direttore dell’Intelligence Nazionale, Richard Grenell) [210], [211], [212]. Si tratta di un processo progressivo di desecretazione e pubblicazione del materiale, effettuata lentamente per ottenere il maggiore effetto possibile sul pubblico, un effetto che consenta, alla lunga, di aggirare il fuoco di sbarramento realizzato dai mezzi d’informazione. La desecretazione porterà, con il tempo, a una tempesta giudiziaria di proporzioni bibliche [213]. Intanto, con la svolta sul caso Flynn, si apre una “crepa” giudiziaria che sale fino a Obama, tanto che non si parla più solo di Spygate o di FISAgate per identificare la vicenda, ma si inizia a usare l’etichetta “Obamagate” [213A].
Il CDC (l’equivalente americano dell’Istituto Superiore di Sanità) ha deciso di abbassare i dati di mortalità del COVID-19 negli USA da 80.000 decessi a 47.000 (al 9 maggio) [215], in quanto ritiene che oltre 30.000 decessi siano dovuti ad altre cause (abbiamo quindi una divergenza tra la contabilità dei media e quella "scientifica"). Alla luce di questa revisione, la mortalità negli Stati Uniti per numero di casi riscontrati risulta più bassa rispetto ad altri paesi per due motivi: l’elevato numero di test effettuati (circa 7 milioni e mezzo al 5 maggio), che hanno scovato molti casi a sintomatologia lieve o nulla, e l’uso abbastanza diffuso del protocollo basato sull’idrossiclorochina, che secondo Q è diventato uno standard “de facto” (Q#4043). Lo stesso CDC ha stabilito che i livelli di ospedalizzazione da COVID-19 sono comparabili con quelli dell’influenza stagionale [216] e che per i bambini il coronavirus è assai meno pericoloso dell’influenza. Q ci informa (in Q#4137) che sia la Russia della Cina stanno utilizzando un protocollo basato sull’idrossiclorochina per curare la COVID-19.
Prosegue il braccio di ferro per la riapertura delle attività economiche negli USA, che vede contrapposti il governo federali e diversi Stati e/o amministrazioni locali a guida democratica. Sarà quasi certamente impossibile, per i democratici, prolungare il terrorismo psicologico fino alle elezioni presidenziali per ottenere il voto postale, per loro necessario visto che tutte le loro strategie di brogli elettorali sono state minate alla base. Si moltiplicano le manifestazioni popolari in favore della riapertura degli Stati in lockdown.
Project Veritas [217] ha smascherato per l’ennesima volta le falsificazioni dei media, questa volta cogliendo in fallo la CBS: il network televisivo ha mobilitato e coordinato il personale di un ospedale per mostrare, nelle riprese televisive, una coda molto lunga di persone in attesa di fare il test per il coronavirus dalla propria automobile, mentre le automobili originariamente in fila erano soltanto due [218], [219].
La strategia adottata in Svezia, Corea del Sud e diversi Stati degli USA mette in serio dubbio l’efficacia delle strategie di lockdown. Sono in corso diversi studi che tendono a dimostrare come lo stesso lockdown sia causa esso stesso di ondate di decessi [220], dovuti principalmente al ridotto uso dei pronto-soccorso, anche in casi gravi, per paura del contagio (nel Regno Unito, gli accessi al pronto-soccorso per infarto cardiaco sono calati del 50%). Ci sono poi stati i rinvii dei trattamenti chemioterapici e degli interventi chirurgici “non essenziali” e un crollo generale in una vasta serie di prestazioni sanitarie e di assistenza che, nel caso degli anziani, possono risultare vitali. E' inoltre noto che la mancanza di contatto fisico tra individui, con il conseguente scambio di germi, alla lunga deprime il sistema immunitario delle persone sane [221]. Altri effetti deleteri del lockdown riguardano la violenza domestica (+30-50% nel Regno Unito), il numero dei suicidi, i divorzi, le bancarotte, ecc. Di certo si tratta di esperimenti istruttivo per le élite dominanti, che così possono saggiare il funzionamento dello “stato di polizia”, la soppressione delle voci discordanti (talvolta con la minaccia della galera [222] o attraverso l'uso politico del TSO [222A], [222B]), l’imposizione dell’accettazione acritica delle affermazioni di tecnocrati spesso legati a determinati interessi economici ma che vengono spacciati come paladini della scienza, l’imposizione di regole assurde e senza senso, come la convivenza dell’obbligo di distanziamento sociale e la possibilità di affollare i mezzi pubblici, la possibilità di far entrare in casa i professionisti per le riparazioni “urgenti” ma l’impossibilità di fare visita ai nostri affetti più cari, la chiusura di parchi e aree all’aperto dove il virus ha scarsissima probabilità di sopravvivenza. E, soprattutto, le élite al potere possono sondare quanto le masse siano disposte a concedere in termini di "obbedienza", una volta impaurite con la minaccia di un virus non certo peggiore di altri che hanno colpito l’umanità negli ultimi 100 anni (sempre nel Regno Unito, l’influenza del 2014/2015 ha fatto 44.000 morti e certo non finirà nei libri di storia del paese), ma reso “speciale” dall’incessante propaganda mediatica.
Negli USA, si intensifica la spinta per Michelle Obama alla vicepresidenza [223]. È sempre più evidente che Joe Biden non potrà essere il candidato definitivo (problemi di demenza senile, problemi con l’inchiesta in Ucraina, problemi con le accuse di molestie sessuali). Voci anche su un ingresso nella corsa di Hillary Clinton [224].
Nancy Pelosi, speaker della Camera, sta cercando di bloccare le inchieste sull’origine del coronavirus [225]. Dichiarazioni ufficiali, anche del Segretario di Stato Pompeo , puntano il dito sul laboratorio di Wuhan e sulla Cina. Dietro le quinte, sotto accusa non è l’intero governo cinese, ma la parte legata al deep state. Come abbiamo già visto, sono profondi i legami tra il Partito Democratico e il deep state cinese [226].
Pare che il leader nordcoreano Kim Jong-un abbia fatto trapelare egli stesso la notizia della propria morte, con lo scopo di scoprire i traditori nella sua cerchia.
Brevissima panoramica su diverse guerre: in Yemen il cessate-il-fuoco unilaterale dichiarato dalla coalizione saudita ha registrato diverse violazioni ma, ad oggi, sembra aver abbassato il livello di belligeranza; in Libia lo scontro prosegue, pur rimanendo aperto il tavolo delle trattative; in Donbass il cessate-il-fuoco tiene da più di un anno, nonostante diverse violazioni.
(continua)
[200] Fonte principale: https://www.youtube.com/watch?v=sZSwQpyfS08 (in italiano).
[201] https://justthenews.com/sites/default/files/2020-05/FLYNN_MTD_FILED.pdf
[202] https://www.bloomberg.com/opinion/articles/2020-05-08/justice-finally-arrives-for-michael-flynn
[203] Vedi PARTE TERZA, paragrafo "Le forniture di armi e dollari ai falsi nemici".
[204] http://imowired.com/roger-stone-gen-flynn-could-blow-pedogate-wide-open/
[205] Vedi PARTE SECONDA, paragrafo "Il caso Trump-Russia collusion e la sua trasformazione nel boomerang Spygate".
[206] Vedi PARTE DECIMA / 2.
[207] https://www.politico.com/news/2020/04/30/fbi-flynn-documents-227153
[210] https://www.washingtontimes.com/news/2020/may/6/richard-grenell-calls-adam-schiff-honor-his-promis/
[213] Q: “Sarà BIBLICO”: Q#3565, Q#3624
[213A] https://www.maurizioblondet.it/obamagate-altro-che-russiagate/
[214] https://youtu.be/sEHPp9TREAw (in italiano).
[215] https://www.cdc.gov/nchs/nvss/vsrr/covid19/index.htm pagina aggiornata quotidianamente.
[217] Vedi PARTE TERZA, paragrafo "Il ruolo di Judicial Watch e di Project Veritas".
[220] https://www.zerohedge.com/health/we-now-know-far-more-about-covid-19-lockdown-should-end
[221] https://twitter.com/ConservaMomUSA/status/1258460567846731777
[222B] https://www.maurizioblondet.it/il-parroco-bresciano-sottoposto-a-tso/
[226] Vedi PARTE TERZA, paragrafo "I legami del Partito Democratico con l'Ucraina e la Cina".
NON CONSIDERATE QUELLO CHE AVETE LETTO COME VERO AL 100%, MA FATE LE VOSTRE RICERCHE E ARRIVATE ALLE VOSTRE CONCLUSIONI. SCAVATE IN CERCA DELLA VERITÀ. NON È PIÙ TEMPO DI ACCONTENTARSI DI "VERITÀ" PRECONFEZIONATE DA ALTRI.
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