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La famiglia Clinton, che è stata pubblicamente definita da Trump una “famiglia criminale”, ha saldi e diretti legami con diversi esponenti della Cabala e ha, nei decenni, rinsaldato e ampliato il proprio potere... - LA PRESIDENZA TRUMP, Q E "IL GRANDE RISVEGLIO". UN'INTRODUZIONE ECONOMICO-POLITICA CONTRO LA CENSURA. PARTE TERZA

KallyfugoFeb 2, 2020, 3:08:25 PM
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La montante marea giudiziaria - II parte

La Clinton Foundation e il caso Uranium One. I casi legate alle email

La famiglia Clinton, che è stata pubblicamente definita da Trump una “famiglia criminale”, ha saldi e diretti legami con diversi esponenti della Cabala (George Soros, Lynn Forester de Rothschild, vari membri della Casa Saudita) e ha, nei decenni, rinsaldato e ampliato il proprio potere eliminando oppositori ed avversari attraverso una lunga serie di omicidi politici [14]. È stato addirittura coniato un termine ad hoc per l’omicidio politico dei Clinton: “Arkancide”, che è la fusione del nome Arkansas (lo stato di cui Bill Clinton è stato governatore prima di diventare presidente) con il termine homicide.

Ricevuti alti incarichi governativi, il più recente come Segretario di Stato nell’amministrazione Obama, Hillary Clinton (e sicuramente anche moltissimi esponenti delle diverse amministrazioni che si sono succedute) ha messo in atto una strategia “pay-per-play” (“pagare per giocare”, nient’altro che la classica corruzione) attraverso la quale vendeva i propri servigi, spesso a entità straniere, in cambio di tangenti che venivano pagate sotto forma di donazioni alla Clinton Foundation, il falso ente benefico fondato dai due coniugi [15], [15A]. Vladimir Putin, durante la conferenza stampa congiunta con Trump a Helsinki, ha apertamente affermato che un’entità russa ha pagato 400 milioni di dollari alla Clinton Foundation, evadendo le tasse. Ad oggi, la Clinton Foundation è sotto inchiesta da parte del procuratore Huber, anche se il lavoro di quest’ultimo rimane, come già detto, avvolto nel mistero. Diversi impiegati della Clinton Foundation si sono fatti avanti per denunciare le irregolarità da loro riscontrate nell’attività della fondazione (i cosiddetti “whistleblowers” – letteralmente, “fischiatori” -, cioè funzionari che denunciano irregolarità nell’attività del governo o di grandi aziende, sono protetti dalla legge americana). Il 2 maggio 2019, in alcune comunicazioni, il procuratore David J. Schwendiman, esperto in crimini di guerra, viene accostato al team che si occupa delle indagini.

Il caso più clamoroso in cui la Clinton Foundation è implicata è il caso Uranium One, che ha visto la cessione del 20% delle riserve americane di uranio ad un’agenzia statale russa, la Rosatom, in cambio di enormi tangenti. Altre attività legate al pay-per-play hanno riguardato la vendita di segreti militari alla Cina.

La Clinton e altri alti esponenti del governo hanno gestito i loro affari con attori stranieri utilizzando server di email privati anziché quelli governativi (cosa vietata dalla legge americana per alti funzionari in carica, per ovvi motivi di controllo) e avrebbero anche usato questi server per far pervenire all’estero i segreti militari attraverso falsi attacchi hacker. Parte di questi server, segnatamente quelli di gmail (il servizio email di Google, azienda strettamente legata alla Cabala) si trovava in Corea del Nord, vedremo poi il perché. Dopo l’accordo con Kim Jong Un, questi server sono stati consegnati all’amministrazione Trump; il giorno della consegna, Trump ha postato la seguente foto, allo scopo di farsi beffe del nemico e, nel contempo, terrorizzarlo:


L’enorme busta è una chiara allusione al simbolo di gmail. L’immagine può facilmente strappare una risata, ma è importante avere ben presente che il simbolismo, in tutta questa vicenda che vede lo scontro mortale tra fazioni della classe dirigente, riveste un ruolo estremamente importante.

Negli USA ci sono diversi casi pendenti legati alle email, riassunti nel seguente schema:


Le informazioni contenute nei server, comprese quelle cancellate, sarebbero tutte nelle mani dei militari, grazie alla NSA e al Servizio Segreto.

Allo scandalo delle email della Clinton è legato anche il cosiddetto “Tarmac meeting” (incontro della pista): il 27 giugno 2016, in piena campagna per le presidenziali, Bill Clinton e Loretta Lynch, allora a capo del Dipartimento della Giustizia, a bordo di due aerei diversi all’aeroporto di Phoenix, inscenarono un incontro “casuale” (perché diversamente sarebbe stato illegale) in cui l’ex presidente avrebbe proposto alla Lynch un seggio alla Corte Suprema una volta che la moglie fosse stata eletta presidente, in cambio dell’insabbiamento dello scandalo delle email. Secondo Q, la Lynch starebbe oggi collaborando alle indagini.


Flussi di denaro correlati ai Clinton (immagine a piena risoluzione: https://twitter.com/QanonItalia/status/1280531888738906113/photo/1 )


I brogli elettorali nelle elezioni di medio termine

Il piano dei militari prevedeva la sconfitta dei repubblicani alla Camera nelle elezioni di medio termine, lasciando i democratici tranquilli nel perpetrare brogli elettorali su vasta scala (pratica che ha consentito loro di espandere la propria influenza politica nell’ultimo ventennio), per poi coglierli in flagrante. Il caso più eclatante lo si è avuto in Florida, nella popolosa contea di Broward, dove il Partito Democratico ha inviato Brenda Snipes, un’autentica esperta nel truccare elezioni e già più volte scoperta, in passato, a praticare quest'”arte”, che continuava, a giorni dalla chiusura dei seggi, a far spuntare schede elettorali dal nulla e che stava per ribaltare il risultato dell’elezione del governatore e di un senatore, fin quando la vicenda è non finita sotto i riflettori: a quel punto, l’operazione è stata bloccata.

Ad oggi, risultano aperte inchieste giudiziarie su brogli elettorali non solo in Florida, ma anche in Arizona, Georgia, Nuovo Messico, Texas, California e Oregon. Lo scopo del team di Trump è quello di arrivare all’approvazione, entro il 2019 e sull’onda delle inchieste, di una legge che preveda il controllo dell’identità ai seggi elettorali (cosa che oggi non avviene). Tale norma, da sola, basterebbe ad annichilire il Partito Democratico per molti anni a venire, visto che molte delle sue fortune elettorali sono legate al voto degli immigrati illegali (negli USA sarebbero 25 milioni, cioè ben oltre gli 11 milioni delle cifre ufficiali), che possono votare grazie a false registrazioni.

I casi Weinstein e NXIVM. Il bubbone Pedogate

Nell’ottobre del 2017 il potente produttore di Hollywood Harvey Weinstein è stato accusato da diverse donne di abusi sessuali e stupro: avrebbe abusato della propria posizione per costringere attrici e aspiranti tali a compiere atti contro la loro volontà. Nulla di nuovo sotto il sole. A maggio del 2018, Weinstein è stato arrestato (ora è libero su cauzione, costretto a indossare il braccialetto elettronico) e l’inizio del processo è previsto per maggio del 2019. Lo scandalo farebbe parte del piano dei militari per far saltare il mondo di Hollywood, potente macchina di propaganda del Partito Democratico: gli esponenti di più alto livello del mondo del cinema sarebbero tutti legati tra loro da culti e pratiche sessuali illegali, che rendono i partecipanti potenzialmente ricattabili, una condizione che serve a mantenere la compattezza e la sicurezza del gruppo. Weinstein starebbe collaborando alle indagini, facendo nomi eccellenti per alleggerire la propria posizione.

Sempre, non a caso, ad ottobre del 2017 è esploso lo scandalo NXIVM, una società di marketing multilivello che organizza seminari per il “successo personale”, alla quale sono legati personaggi molto noti, tra cui l’attrice Allison Mack. In passato, la prestigiosa rivista altoborghese Forbes ha dedicato alla NXIVM alcuni articoli e nientepopodimeno che il Dalai Lama ha fatto visita alla sua sede nel 2009, tenendovi un discorso. In realtà, è emerso che i corsi sul “successo personale” servivano come introduzione a culti a sfondo sessuale e che la NXIVM era invischiata nel traffico di esseri umani (compresi minori) da usare come schiavi sessuali. Anche questo caso servirà a colpire personaggi eccellenti e le informazioni ricavate dalle diverse confessioni potrebbe essere tra quelle utilizzare per indurre alle dimissioni un elevatissimo numero di CEO, funzionari pubblici e politici. L’inizio del processo è previsto per il 29 aprile 2019 [16].

In cima a tutti i reati di tipo sessuale (stupro, riduzione in schiavitù a scopo di sfruttamento sessuale), come già accennato, c’è la pedofilia, una pratica, a quanto pare, profondamente radicata tra élite economiche, clero (soprattutto cattolico), mondo della politica, dello spettacolo [16A] e dell’informazione. Si tratta, a quanto sembra, non solo di una perversa commistione tra esercizio sadico e crudele del potere a danno dei più inermi e “piacere” fisico, ma anche di un modo per rendere ricattabili gli appartenenti a quella enorme rete di interessi a cui diamo il nome di Cabala - deep state. La pedofilia si intreccerebbe, a quanto pare, con turpi traffici economici, con l’estrazione di adrenocromo [16B] (che sarebbe la “fonte della giovinezza” delle élite perverse) dalle piccole vittime fino a portarle alla morte, addirittura con pratiche cannibalistiche [16C] legate a rituali satanisti. Questo il quadro costruito attraverso fatti concreti, riferimenti storici, congetture, voci, illazioni, interpolazioni: un quadro da confermare o, almeno parzialmente, smentire nella sua crudezza, nell’orrore, nell’estensione. Attenendoci solo a fatti rigorosamente accertati, abbiamo: le email [16D] di Wikileaks, in cui personaggi di altissimo livello (Hillary Clinton e John Podesta tra tutti) usano un codice verbale tipico della pedofilia e su cui si incentra lo scandalo Pizzagate [16E], [16F], rapidamente insabbiato dalla stampa; i ripetuti, numerosissimi scandali in cui è continuamente coinvolta la Chiesa Cattolica; lo scandalo Jeffrey Epstein, che finora ha incastrato il principe Andrea d’Inghilterra e altri personaggi “minori”; il report dell’Ispettore Generale dell’FBI Horowitz (datato 11 giugno 2018) che collega la Fondazione Clinton a “crimini contro i bambini” [16G][16H]; le agghiaccianti affermazioni di diversi membri del Dipartimento di Polizia di New York riguardo al contenuto del computer di Anthony Weiner [16I] e il triste destino di molti di coloro che ne sono venuti a conoscenza (su 12 persone, 9 sono morte) [16J]; le disturbanti immagini delle raccolte d’”arte” dei fratelli Podesta [16K] e delle performance “artistiche” di Marina Abramovic [16L] (personaggio con espliciti legami con diversi personaggi del deep state); le riprese aeree [16M] dell’isola di Epstein, Little St. James, con le zone verosimilmente riservate a rituali occulti (e le indicazioni di Q, soprattutto Q#3140 e Q#3147); i continui riferimenti al simbolismo occulto di membri della politica, dello spettacolo [16N] e della Chiesa Cattolica [16O], [16P]; le foto rivoltanti postate su Instagram da James Alefantis [16Q], proprietario del locale Comet Ping Pong, al centro dello scandalo Pizzagate, e le ambigue opere "d'arte" che adornano il locale [16R], fino ad arrivare al programma ufficiale della Germania, attuato per un trentennio e oltre, che permetteva di dare i bambini in affido ai pedofili, con tanto di sovvertimento della scienza pedagogica finalizzato a fornire una base teorica a una politica tanto turpe, giusto per rinfrescare i "vizi” del nazismo [16S]. Molti di questi fatti sono riassunti nell'eccellente documentario OUT OF SHADOWS - FUORI DALL'OMBRA:   https://www.bitchute.com/video/7VPqPnWKISMK/ . Il tempo svelerà la verità [16T].

Aggiornamento del 21-06-2019 – L’ex leader di NXIVM, Keith Raniere, è stato dichiarato colpevole di tutti i capi di imputazione, tra cui quello di traffico di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. Il verdetto è atteso per il 25 settembre. La macchina giudiziaria continuerà a scandagliare tutta la rete NXIVM, che contava 15000 membri. Tra i principali risvolti politici c’è il coinvolgimento diretto del padre di Kirsten Gillibrand, candidata democratica alle presidenziali del 2020, che ha lavorato come lobbysta per la NXIVM, e il fatto che l’associazione ha indirizzato ingenti fondi verso la campagna elettorale di Hillary Clinton del 2016.

I legami del Partito Democratico con l’Ucraina e la Cina

Il governo ucraino ha ultimamente aperto un’inchiesta sulle attività in Ucraina di Hillary Clinton nei mesi che hanno preceduto le elezioni americane del 2016: la Clinton avrebbe chiesto aiuto alle autorità del paese per delegittimare Trump attraverso falsi casi di corruzione e altre notizie compromettenti create ad arte [17]. Lo stesso governo si è detto disponibile a fornire tutte le informazioni al Dipartimento della Giustizia USA: probabilmente questa volta si tratta di un vero caso di interferenza nelle elezioni presidenziali del 2016 da parte di un governo straniero e di “collusione”, però questa volta da parte di esponenti del deep state. L’amministrazione Trump avrebbe ottenuto il voltafaccia da parte del governo ucraino, fino a poco fa fortemente legato al deep state e al Partito Democratico, grazie a una cospicua vendita di armi avvenuta nel 2018 (armi che comunque rimangono sotto il controllo di personale militare americano, pur se su suolo ucraino).

Un’altra grossa spina per il Partito Democratico proveniente dall’Ucraina è la notizia che, in seguito alla “rivoluzione ucraina”, orchestrata dagli americani e dalla UE, che ha portato Poroshenko al potere nel 2014, Hunter Biden, figlio di Joe Biden, già vicepresidente USA negli 8 anni di Obama e uno dei più quotati candidati democratici alle presidenziali del 2020, è entrato nel consiglio di amministrazione della Burisma Holding, azienda operante nel campo del gas naturale. Lo stesso Joe Biden, da vicepresidente, sarebbe intervenuto presso il governo ucraino per far licenziare un procuratore che stava indagando su casi di corruzione che riguardavano l’azienda in questione [18].

La sconfitta elettorale di Poroshenko (21 aprile 2019) dovrebbe accelerare il passaggio delle informazioni compromettenti agli USA, anche alla luce del fatto che il candidato Zelenzky ha vinto sulla base di un programma anti-corruzione. Pare che, con la sconfitta di Poroshenko, il deep state abbia perso un’altra pedina: Zelinsky è favorevole a trattare con la Russia per porre fine alla guerra nel Donbass.

Più profondi e ramificati sono i rapporti tra diversi alti esponenti democratici e la Cina, soprattutto con la borghesia globalista cinese. Oltre alla vendita di segreti militari e industriali, che ha sicuramente coinvolto le sfere più alte del partito con le modalità che abbiamo visto, sussistono anche, ad esempio, intrecci d’affari tra il governo cinese e il solito Joe Biden con il figlio Hunter [19]. La potente senatrice californiana Dianne Feinstein (ex sindaco di San Francisco, che in alcuni momenti cruciali ha dimostrato di esercitare un certo controllo sulla senatrice repubblicana dell’Alaska Lisa Murkowski, cfr. Q#2281, Q#2282, Q#2345) è stata segnalata da Q come collegata al governo cinese (Q#2277, Q#2378). Ad agosto del 2018 è emerso il fatto che la Feinstein ha fatto lavorare per anni nel proprio staff un individuo che è risultato essere una spia cinese [20].

Ma i rapporti economici con la Cina coinvolgono certo anche alcuni repubblicani: il deputato Justin Hamash, che ha recentemente invocato l’impeachment di Trump, ha diversi interessi economici in Cina che potrebbero essere danneggiati dai nuovi accordi commerciali tra gli USA e i cinesi [21].

Le forniture di armi e dollari ai falsi nemici

Nel 2009 l’amministrazione Obama varò l’operazione “Fast and Furious[21A], che consisteva nella vendita di migliaia di armi (compresi 34 fucili calibro .50, capaci di abbattere un elicottero) ai cartelli dei narcotrafficanti messicani per poi tracciarle attraverso il GPS ed arrestare così i narcos. In realtà, sia i whistleblowers che le indagini hanno dimostrato che nessuno si è mai occupato di tracciare le armi, che sono state successivamente usate in numerose azioni criminali, anche contro cittadini americani [22]. Ovviamente lo scandalo è stato finora messo a tacere attraverso vari stratagemmi legali, tra i quali quello di invocare il “privilegio dell’esecutivo[23]. L'operazione aveva anche lo scopo di incentivare fatti di sangue utili per attaccare il Secondo Emendamento.

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Nel 2011 gli USA avevano stabilito un avamposto diplomatico a Bengasi, città considerata il cuore della fronda anti-Gheddafi (leader libico ucciso l’anno prima dai ribelli, ma con il consistente aiuto della NATO, al culmine della guerra civile) e si erano rifiutati di andarsene, contrariamente a quanto avevano fatto tutti gli altri paesi occidentali, di fronte a serie minacce di attacchi da parte di terroristi jihadisti, di cui la città era letteralmente infestata. L’inevitabile attacco avvenne il tra l’11 e il 12 settembre del 2012 (la data, ovviamente, non è casuale); il Dipartimento di Stato, allora retto da Hillary Clinton, era stato avvisato del pericolo 9 mesi prima [24]. Nell’azione morirono 4 cittadini americani, tra cui l’ambasciatore, e nulla venne fatto, a livello militare, per predisporre un salvataggio durante l’attacco, che durò in tutto oltre 6 ore. Perché era cosi importante mantenere un avamposto a Bengasi in quella che era, a tutti gli effetti, una missione suicida? Secondo quanto emerso dai documenti messi a disposizione da Wikileaks, l’avamposto (che comprendeva un’area di pertinenza della CIA) serviva a far pervenire armi sia ai ribelli libici che a quelli siriani, che avevano tra le loro file organizzazioni come i Fratelli Musulmani, al-Qaeda e l’ISIS. Il disegno era quello di stravolgere il Medio Oriente secondo il piano stabilito subito dopo l’11 settembre 2001, che stabiliva il cambio di regime in sette paesi (Iraq, Siria, Libano, Libia, Somalia, Sudan e Iran) nell’arco di cinque anni [25] e che stava andando a rilento.

Ad agosto del 2014 Obama costrinse il generale Michael Flynn, direttore della Defense Intelligence Agency da luglio del 2012, alle dimissioni: il generale aveva espresso obiezioni sulle politiche dell’amministrazione dei confronti dell’ISIS [26]  ed era probabilmente venuto a conoscenza delle forniture di armi al Califfato da parte degli USA. A febbraio del 2016 Flynn fu nominato consulente della campagna elettorale di Trump; divenne poi il Consigliere per la Sicurezza Nazionale del nuovo presidente, rimanendo in carica per soli 24 giorni: fu costretto a dimettersi sull’onda delle nuove voci sulla collusione tra Trump e la Russia, che sarebbero poi sfociate nell’inchiesta Mueller (Flynn aveva effettivamente incontrato l’ambasciatore russo Kislyak nell’ambito di normali meeting relativi al passaggio di consegne tra un’amministrazione e l’altra). Era iniziata una persecuzione giudiziaria legata molto probabilmente ai segreti della collaborazione tra l’amministrazione Obama e l’ISIS di cui il generale è a conoscenza. Proprio l’inchiesta Mueller forzò Flynn a dichiararsi colpevole dietro pressioni e minacce di coinvolgimenti giudiziari del figlio, che aveva appena avuto una bambina [27]. Il processo al generale, attualmente in corso [novembre 2019], sta dimostrando come l’FBI abbia fabbricato prove a suo carico (anche attraverso la manipolazione dei verbali di interrogatorio, i famosi “302”), ha evidenziato negligenza e malafede all’interno del Dipartimento della Giustizia e si concluderà molto probabilmente con l’assoluzione del generale.

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Dal 2004 al 2017 i fratelli Awan, cittadini pakistani, hanno lavorato come esperti informatici presso il Congresso americano. Originariamente assunti dal Rappresentante Gregory Meeks, democratico di New York (largamente considerato come uno dei membri più corrotti del Congresso), sono stati via via assunti da altri membri democratici, fino ad arrivare a lavorare per 31 diversi Rappresentanti del Congresso, molti di essi inseriti in comitati con livello di sicurezza top secret. I Rappresentanti Jackie Speier e Debbie Wasserman Schultz hanno richiesto per loro speciali autorizzazioni di sicurezza (accesso ai segreti). I fratelli Awan non si vedevano quasi mai alle riunioni dei membri dello staff del Congresso ed avevano salari almeno doppi rispetto a quelli degli altri staffer, per un ammontare totale di pagamenti alla famiglia pari a circa 4-5 milioni di dollari. Inoltre i fratelli Awan, contravvenendo alle regole, gestivano un server esterno in cui conservavano informazioni governative e avevano uno speciale permesso per accedere alla Casa Bianca. I fratelli Awan sono stati ritenuti responsabili del furto di computer avvenuto ai danni di 21 membri del Congresso e sono stati arrestati, ma grazie alla copertura da parte dell’establishment democratico, e soprattutto di Debbie Wasserman Schultz, hanno ricevuto condanne mitissime. Dai fatti è emerso che gli Awan facevano parte di un circuito spionistico e avevano legami con il narcotraffico che avviene sulle rotte tra Pakistan e Turchia, collegato a personaggi di Hezbollah. Gli stessi gestivano a Washington una falsa rivendita di auto usate (il cui nome era Cars International A, la cui sigla è quindi CIA… certe cose nessuno riuscirebbe a inventarle!) che faceva da copertura a un giro di cocaina avente proprio lo scopo di finanziare Hezbollah. Lo stesso Obama si occupò di bloccare un’indagine della DEA (l’agenzia antidroga americana) nei confronti degli Awan, proprio nel periodo in cui il capo della CIA Brennan auspicava un’apertura politica nei confronti degli elementi moderati di Hezbollah in Libano. Lo stesso stile di vita austero degli Awan suggerisce che il denaro da loro raccolto sia servito al finanziamento del partito islamico [28].

Julian Assange supertestimone?

Il giorno 11 aprile 2019 è terminato il lungo esilio di Julian Assange nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Il giornalista australiano viveva da 7 anni rinchiuso nell’edificio dopo aver chiesto asilo politico ed è stato arrestato per essere estradato negli USA, dopo che lo status di rifugiato politico gli è stato revocato dal paese sudamericano.

Assange è il fondatore e direttore di Wikileaks, organizzazione non-profit che pubblica online documenti riservati provenienti da fonti anonime. Negli anni, Wikileaks ha pubblicato oltre 10 milioni di documenti, nessuno dei quali si è rivelato falso. La natura dei documenti pubblicati è in genere di carattere governativo o aziendale (tra i più noti, quelli sulle guerre in Iraq e Afghanistan, i dispacci diplomatici americani, i file sulla prigione di Guantanamo e, soprattutto, dato il clima attuale, le prove che lo staff di Hillary Clinton ha truccato le primarie democratiche del 2016). Per dirla con i “nostri” termini, Wikileaks è un’organizzazione che tende ad abolire, per quanto può, la “diplomazia segreta”, con tutte le conseguenze che ne derivano, ivi compresa la persecuzione da parte di una buona fetta della borghesia internazionale.

L’arresto è stato, in realtà, un’operazione per proteggere un testimone importante, con tanto di uomini che schermavano Assange dal possibile tiro di un cecchino e il pollice alzato dello stesso una volta caricato sul cellulare della polizia. Assange è stato estradato negli USA per un reato di “pirateria informatica” che prevede una pena massima (che in genere non viene mai comminata) di 5 anni e per il quale, per ragioni su cui sorvoleremo, molto difficilmente potrà essere dichiarato colpevole.

Mentre Trump ha ufficialmente dichiarato di non sapere nulla della questione Assange (per ovvie ragioni di opportunità, visto che era stato accusato di aver lui stesso cospirato con Assange il rilascio dei documenti compromettenti sulla Clinton) ed ha passato la palla al procuratore generale William Barr, l’amministrazione americana ha preso posizione per bocca di Rudy Giuliani (sindaco di New York tra il 1993 e il 2001, nominato dal presidente “consigliere per la sicurezza informatica” nel 2017 ed entrato nel team legale di Trump, essendo avvocato, nel 2018), che il 14 aprile ha affermato che Assange potrebbe fare luce sulla genesi del tentativo di delegittimare Trump attraverso un’inchiesta fasulla, il che, evidentemente, non ha nulla a che vedere con il motivo ufficiale per cui Assange verrà condotto negli Stati Uniti. Lo stesso Giuliani aveva affermato, a gennaio del 2019, che a suo avviso Assange non avrebbe dovuto essere perseguito.

È noto, inoltre, che il fondatore di Wikileaks ha in mano un gran mole di documenti ancora non pubblicati e criptati, di cui conosce la chiave crittografica.

All’indomani della pubblicazione della relazione Mueller, si è ulteriormente chiarito il ruolo di Assange nelle vicende americane. L’inchiesta Mueller aveva, in origine, un duplice scopo: legare le mani al presidente Trump portando, alla fine, alla sua rimozione, ed esonerare il Comitato Nazionale Democratico e Hillary Clinton dall’omicidio di Seth Rich, indicando la fuga di documenti che comprovano i brogli elettorali nelle primarie democratiche come frutto di un attacco hacker da parte dei russi (rendendo così secondario, per una sorta di moralismo costruito ad hoc, il contenuto dei documenti stessi).

Se il primo e principale scopo della relazione Mueller è stato neutralizzato dall’intervento dei militari (anche se, come abbiamo visto, l’inchiesta è stata prolungata di più di un anno rispetto alle reali necessità per diversi motivi), il secondo scopo è rimasto in piedi: nella relazione Mueller si indicano appunto gli hacker russi come autori della fuga di notizie. La cosa, di per sé è impossibile: è stato dimostrato che la velocità di trasferimento dei dati non è compatibile con un attacco hacker, mentre coincide perfettamente con lo scaricamento locale su una memoria di massa.

È stato reso ufficiale il fatto che la NSA è in possesso di ben 32 pagine, coperte da segreto, di comunicazioni tra Julian Assange e Seth Rich: questo fatto stesso sembra implicitamente dimostrare che Seth Rich è stato colui che ha passato i documenti compromettenti a Wikileaks. La testimonianza di Assange servirà quindi, tra le altre cose, a confermare la natura politica dell’omicidio di Seth Rich e a perseguirne i responsabili, smentendo nel contempo le conclusioni dell’inchiesta Mueller più favorevoli ai democratici.

Aggiornamento del 16 maggio 2019 – Il governo dell’Ecuador si prepara a trasferire negli USA documenti ed effetti personali di Assange, il che sembra preludere all’estradizione. Nel frattempo, il deep state mette in atto azioni di disturbo per evitare questo passo, come la riapertura da parte della procura svedese di un’accusa di stupro che era stata archiviata (e che, a parere di chi scrive, faceva parte di un piano persecutorio).

Aggiornamento del 24 maggio 2019 – Q conferma che Assange è sotto protezione, che le minacce alla sua vita sono reali e che sarà un testimone chiave per la vicenda che ha portato all’omicidio di Seth Rich (Q#3341). Gli USA hanno dovuto aumentare il carico di accuse con 17 capi di imputazione per violazione dell’Espionage Act, allo scopo di eludere la manovre del deep state per impedire l’estradizione di Assange in America attraverso l’utilizzo della vecchia e archiviata accusa di stupro da parte della procura svedese, che aveva l’obiettivo di permettere alla Svezia di scavalcare gli USA nel procedimento di estradizione.

Aggiornamento del 21-06-2019 – Per quanto riguarda l’estradizione di Assange negli USA, il parlamento britannico si è pronunciato favorevolmente, mentre l’opposizione da parte svedese è di fatto caduta, dato che il tribunale svedese ha rigettato la richiesta della procura di riaprire il vecchio caso basato sulla denuncia per stupro. Intanto, tra voci allarmanti sulla salute del giornalista, diffuse dallo stesso sito di Wikileaks (caduto da tempo sotto il controllo della parte del deep state) e mirate a bloccare il procedimento di estradizione, sono emersi filmati di Assange in carcere che appare in buone condizioni fisiche. È stato stabilito che il tribunale britannico inizierà a discutere dell’estradizione a partire dalle fine di febbraio del 2020 (Assange sta scontando una pena di 50 settimane), il che ci dà un’idea dei tempi dell’operazione militare che porterà il giornalista australiano negli USA probabilmente nel pieno della tempesta giudiziaria.

Il ruolo di Judicial Watch e Project Veritas

Judicial Watch è uno watchdog group (letteralmente: un gruppo cane-da-guardia, cioè un gruppo che informa il pubblico sulle azioni e il funzionamento degli apparati governativi; queste istituzioni sono tutelate dalla legge americana e, in molti frangenti, il loro peso è equiparato a quello delle agenzie del governo federale) composto da attivisti conservatori, molto energico nell’indagare sui casi giudiziari di cui abbiamo parlato finora. Grazie al Freedom of Information Act (spesso abbreviato in FOIA, una legge che consente a chiunque di richiedere, per via legale, qualsiasi documento alla pubblica amministrazione, che è obbligata a rilasciare i documenti oggetto di richiesta, a meno che non siano coperti da segreto, e che comunque è tenuta a rispondere), Judicial Watch è riuscita a ottenere una grande quantità di documenti, che sostanzialmente confermano, e in taluni casi ampliano, la base legale delle accuse mosse alle passate amministrazioni. Judicial Watch e il suo presidente Tom Fitton rappresentano quasi certamente delle pedine importanti nel piano dei militari e sono da tenere sotto stretta osservazione se si vuol capire in anticipo quale sarà il dipanarsi degli eventi.

Project Veritas è una testata di giornalismo investigativo che pubblica su internet [29]; il suo fondatore è James O’Keefe. Negli ultimi anni questa testata è entrata nella guerra dell’informazione in atto negli USA tra il deep state e l’amministrazione Trump con operazioni che, sia attraverso l’uso di telecamere e microfoni nascosti, sia mediante il coinvolgimento di whistleblower, hanno provato la partigianeria e la corruzione dei colossi della Silicon Valley (Google, Facebook, ecc.) e della CNN, le frodi elettorali dei democratici nelle elezioni di medio termine, l’azione di copertura della ABC (prontamente spalleggiata dalla CBS) nei confronti dei crimini legati alla pedofilia di Jeffrey Epstein e dei suoi amici appartenenti alle cosiddette élites economiche, politiche e del mondo dello spettacolo (il nome che più ricorre nel video che inchioda la ABC è quello del principe Andrea d’Inghilterra, ma c’è anche quello di Bill Clinton). Sono tutte verità scontate agli occhi dei più smaliziati, ma la diffusione delle prove raccolte da Project Veritas è fondamentale per risvegliare il grosso del pubblico americano.

The Hammer

È ormai un fatto acclarato che, durante l’amministrazione Obama, è stato creato un sofisticato sistema di supercomputer per la sorveglianza e la raccolta di dati riguardanti milioni di persone in maniera completamente illecita secondo la legge americana [29A]. Il sistema, che poteva anche inoculare documenti compromettenti (come materiale pedopornografico e segreti di stato) sui computer e altri apparati elettronici di individui selezionati, in modo da poterli poi ricattare o mandare sotto processo, era denominato The Hammer (Il Martello), era posto sotto la supervisione di James Clapper e John Brennan ed è stato reso noto alle autorità giudiziarie dal whistleblower Dennis Montgomery [30] e descritto al pubblico in un’intervista dal generale a riposo Tom McIerney [31]. Secondo Montgomery, il sistema è stato non solo utilizzato innumerevoli volte per spiare il candidato Trump, ma anche per sorvegliare (e magari ricattare) il presidente della Corte Suprema Roberts, l’altro giudice della Corte Suprema Scalia (defunto nelle circostanze che abbiamo visto), il capo della FISA Court e diversi importanti uomini d’affari. È evidente che The Hammer rappresenta un comodo punto d’attacco giudiziario nei confronti del deep state. È ora infatti chiaro che tutta la manovra iniziata con il dossier Steele e che ha portato all’inchiesta sulla presunta collusione di Trump con la Russia non era che una montatura ideata anche per dare una giustificazione legale e una copertura a un’operazione spionistica illegale iniziata molto tempo prima.

Il governo-ombra e il Logan Act

Il deep state americano, perduta la presidenza, ha la necessità vitale di portare avanti una propria politica estera, e lo fa organizzando incontri dei propri esponenti con i leader di diversi paesi stranieri; immediatamente dopo l'insediamento di Trump, Obama ha dichiarato di voler rimanere a Washington e ha dato vita a una vera e propria presidenza-ombra a capo di un governo-ombra, mirato soprattutto alla gestione dei rapporti tra il deep state americano e i governi stranieri. Recentemente, sia Trump che il segretario di stato Mike Pompeo hanno pubblicamente sottolineato come gli incontri di John Kerry, già segretario di stato tra il 2013 e il 2017, con i leader dell’Iran e con il presidente francese Macron rappresentino una flagrante violazione del Logan Act, una legge del 1799 che proibisce ai privati cittadini americani di interferire nella politica estera statunitense. Essenzialmente, in queste occasioni Kerry tenta di convincere i capi di stato stranieri a “resistere” alla politica estera di Trump ed attendere la prossima (secondo Kerry) estromissione del presidente americano dal potere. Tutto ciò rappresenta un ulteriore potenziale punto di attacco giudiziario nei confronti del deep state, anche se il Logan Act è largamente considerato una legge obsoleta e incostituzionale e non ha mai portato alla condanna di nessun cittadino americano (è comunque stato usato come pretesto contro il generale Flynn): sono più plausibili, anche in questo caso, accuse di alto tradimento.

(continua)

(Testo del 9 marzo 2019 con integrazioni successive)

[14] http://www.whatreallyhappened.com/RANCHO/POLITICS/DEAD/clinton.bodycount.gif

[15] Bill e Hillary Clinton sono stati, in qualche modo, implicati nel traffico di bambini da Haiti dopo il terremoto del 2010: Laura Silsby venne scoperta alla frontiera di Haiti nel tentativo portare 33 bambini privi di documenti fuori dal paese. La Silsby era già stata scoperta in una situazione analoga mentre tentava di rapire 40 bambini. Bill e Hillary Clinton sono immediatamente intervenuti in suo favore presso il governo dell’isola (in cui la Clinton Foundation ha una forte presenza) e sono riusciti a strappare per la Silsby una lieve condanna a 6 mesi per aver organizzato dei viaggi irregolarmente, anziché una ben più grave condanna per traffico internazionale di minori. La vicenda, chiaramente, ha ricevuto una scarsissima copertura mediatica. Per approfondire: https://www.zerohedge.com/news/2017-01-25/clinton-silsby-trafficking-scandal-and-how-media-attempted-ignorecover-it ; vedi anche: https://dcdirtylaundry.com/are-bill-hillary-clinton-involved-with-child-trafficking/

[15A] Raccolta di documenti contro la Clinton Foundation: https://clintonfoundationtimeline.com/category/clinton-foundation-timeline/clinton-global-initiative/#

[16] Un nome importante da tenere d’occhio nell’intreccio tra Cabala, star dello spettacolo e pedofilia è quello della fotografa Ray Chandler (Q#3156, Q#3157).

[16A] https://youtu.be/rT9zld3vtmM

[16B] https://thetruthrevolution.net/adrenochrome-the-drug-of-the-elite-they-obtain-it-by-torturing-childrens/ ; https://youtu.be/JoxymOptDWE ; https://www.facebook.com/ThebigAwakeningQ/videos/576204069757327/ ; https://youtu.be/60_7sSZtYoM ; https://www.facebook.com/100026152147628/videos/564840791064321/

[16C] Q ha fatto esplicito riferimento al cannibalismo in Q#3917.  https://twitter.com/QAJF_bot/status/1261208019259490304/photo/1

[16D] https://our.wikileaks.org/Pizzagate

[16E] https://www.fulcrumnews.com/blog/2019/2/11/pizzagate-is-real-and-john-podesta-needs-to-go-to-prison-for-it

[16F] https://www.youtube.com/watch?v=-6JXn2VITp4 ; https://twitter.com/QanonItalia/status/1277039418407346179

[16G] https://truepundit.com/ig-report-confirms-true-pundit-bombshell-on-hillarys-emails-details-comey-was-briefed-on-clinton-linked-sex-crimes-against-children-evidence-on-weiner-laptop/

[16H] https://www.justice.gov/file/1071991/download

[16I] https://www.thenewamerican.com/usnews/crime/item/24549-nypd-source-weiner-laptop-has-enough-evidence-to-put-hillary-away-for-life

[16J] https://www.newsfromtheperimeter.com/home/2019/7/17/9-out-of-10-people-who-saw-anthony-weiners-laptop-are-dead

[16K] http://ibankcoin.com/zeropointnow/2016/11/26/sick-lets-revisit-the-podesta-penchant-for-pedophilic-cannibalistic-and-satanic-art/#sthash.B8B4jHvD.dpbs

[16L] https://wearechange.org/spirit-cooking-disturbing-podesta-email-yet-warning-graphic-content/

[16M] https://www.youtube.com/watch?v=OJpPiZClb48

[16N] http://archive.fo/nkrkR

[16O] Vedi PARTE QUINTA, nota 47.

[16P] Probabile invocazione a Lucifero mascherata da preghiera in S. Pietro: https://youtu.be/sUN-XEU6HUc?t=227

[16Q] http://themillenniumreport.com/2016/12/pizzagate-comet-pizza-owner-james-alefantis-posted-hundreds-of-suspicious-instagram-pictures-like-these/

[16R] http://www.fury.news/2016/12/disturbing-artwork-found-comet-ping-pong-modern-art-sinister-clues/

[16S] https://www.breitbart.com/europe/2020/06/18/report-german-officials-placed-children-with-paedophiles-for-30-years/

[16T] Importante sito di studio e denuncia del fenomeno della pedofilia in Australia: https://www.projectmillstone.com.au/research/dr-reina-michaelson-testimony

[17] https://www.breitbart.com/national-security/2019/03/21/report-ukraine-probing-u-s-election-interference-by-local-officials-on-behalf-of-hillary-clinton/

[18] https://www.breitbart.com/politics/2019/04/01/solomon-joe-bidens-2020-ukrainian-nightmare-a-closed-probe-is-revived/

[19] https://nypost.com/2019/05/11/the-troubling-reason-why-biden-is-so-soft-on-china/

[20] https://thefederalist.com/2018/08/08/sen-dianne-feinsteins-ties-china-go-way-deeper-alleged-office-spy/

[21] https://humanevents.com/2019/05/20/does-impeach-trump-amash-have-financial-interests-in-china/

[21A] https://www.dailywire.com/news/mexicos-president-is-looking-into-obamas-fast-and-furious-illegal-gun-running-scheme-requests-info-from-u-s/

[22] https://www.nationalreview.com/2016/01/fast-furious-obama-first-scandal/

[23] https://www.thenewamerican.com/usnews/crime/item/26360-congress-rips-obama-on-cover-up-of-fast-and-furious-gun-running

[24] https://www.nationalreview.com/2016/06/benghazi-scandal-hillary-clinton-state-department-obama-administration-house-committee/

[25] https://genius.com/General-wesley-clark-seven-countries-in-five-years-annotated

[26] http://www.angrypatriotmovement.com/why-obama-fired-gen-flynn/

[27] https://www.quodverum.com/2018/12/340/mueller-s-capitulation-general-flynn-s-ambush-the-tide-has-turned.html

[28] Fonti: https://steemit.com/news/@blakemiles84/quick-rundown-awan-brothers

https://www.globalresearch.ca/meet-the-awan-brothers-the-not-russian-it-staff-who-allegedly-hacked-congress-computer-systems/5573142

http://imowired.com/investigation-awan-car-dealership-reveals-more-obama-help-hezbollah/

https://www.realclearpolitics.com/video/2018/04/03/desantis_oversight_committee_should_investigate_debbie_wasserman_schultz_itawan_brothers_scandal.html

https://www.politico.com/story/2017/02/house-staffers-investigation-equipment-234586

https://www.foxnews.com/opinion/sentencing-in-house-democratic-it-scandal-lets-imran-awan-off-with-only-a-slap-on-the-wrist

[29] https://www.projectveritas.com/ ; https://www.projectveritasaction.com/

[29A] http://themillenniumreport.com/2017/03/the-hammer-ultra-secret-supercomputer-system-used-by-ciansa-to-wiretap-trump/

[30] http://theamericanreport.org/2017/03/17/whistleblower-tapes-trump-wiretapped-zillion-times-hammer-brennans-clappers-secret-computer-system/

[31] https://www.youtube.com/watch?v=uLidxzRYIn8&feature=youtu.be&t=295


NON CONSIDERATE QUELLO CHE AVETE LETTO COME VERO AL 100%, MA FATE LE VOSTRE RICERCHE E ARRIVATE ALLE VOSTRE CONCLUSIONI. SCAVATE IN CERCA DELLA VERITÀ. NON È PIÙ TEMPO DI ACCONTENTARSI DI "VERITÀ" PRECONFEZIONATE DA ALTRI.



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