LA “CARTA TRUMP”
Il 30 settembre, nell’ambito del dibattito televisivo con Biden, Donald Trump è entrato in contatto con diversi membri del personale di Fox News positivi al coronavirus e ne è stato infettato. Si è trattato di un attacco pianificato da parte del deep state, che voleva far ammalare il presidente per poi rimuoverlo in forza del Venticinquesimo Emendamento della Costituzione: una ricostruzione che, per quanto apparentemente estrema, è perfettamente in linea con le dichiarazioni di alcuni esponenti democratici (tra cui Nancy Pelosi [1]) e con il clima politico americano attuale. Vista la bassa pericolosità del coronavirus, l’attacco ha tutta l’aria di un gesto dettato dalla disperazione. Da parte dei militari, la mossa era comunque attesa. Il 2 ottobre Trump e la moglie sono risultati ufficialmente positivi al coronavirus e il presidente è stato trasferito all’ospedale militare Walter Reed per le cure relative. Da vari indizi forniti “in codice” dallo stesso Trump, pare che i militari abbiano, proprio in questa occasione, giocato la “carta Trump”, preannunciata in Q#1201 e Q#2936: il presidente americano è stato curato con Regeneron, un farmaco molto avanzato (si tratta di un cocktail di anticorpi) che si sbarazza, secondo le testimonianze di chi finora lo ha utilizzato, del COVID-19 letteralmente nel giro di poche ore. Trump è uscito dall’ospedale dopo soli quattro giorni e in ottima salute, tanto che sabato 10 ottobre, dopo essere risultato negativo al virus, ha ripreso il suo tour elettorale. Il presidente americano ha annunciato che il Regeneron verrà presto approvato dalla FDA e potrà essere somministrato gratuitamente in ospedale a tutti gli americani che ne avranno necessità. Trump ha inoltre affermato che altre cure molto efficaci, oltre ai vaccini, sono in dirittura d’arrivo [2], [3]. Il Regeneron e i farmaci analoghi sono, quasi sicuramente, la cura definitiva per il COVID-19, capaci, potenzialmente, di dare il colpo finale a tutta la montatura della pandemia: Trump ha usato la strategia di nominare, il 27 marzo scorso, l’idrossiclorochina (che pure è efficace contro il COVID, come ampiamente documentato nelle precedenti puntate di questo blog) per dare ai nemici, i fautori della pandemia, un falso bersaglio e spiazzarli poi, in puro stile militare, con i farmaci definitivi. L’”attacco biologico” del deep state si è trasformato quindi in un’occasione d’oro per pubblicizzare al meglio la cura contro il coronavirus. Nell’ambito dell’"operazione-contagio", sono stati infettati anche alcuni membri dell’entourage di Trump, diversi esponenti politici (tutti repubblicani) e alcuni generali, tutti guariti senza conseguenze o in via di guarigione.
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I dati ufficiali dimostrano che nel 2020, sia in Germania [4] che negli USA [5], non c’è stato nessun aumento di mortalità (Q#4842). È sempre più evidente che ci troviamo nel mezzo di una falsa pandemia, realizzata attraverso un virus creato in laboratorio (e, probabilmente, provvidenzialmente attenuato dai militari, vedi Q#713, Q#2013, Q#2014, Q#2015, Q#2016), che ha ucciso, analogamente all’influenza, persone già fortemente compromesse, oltre alle persone che sono state deliberatamente non curate (sono state sottratti al pubblico utilizzo, per lungo tempo, i farmaci efficaci) o mal curate, più gli anziani che si trovavano nelle residenze protette e che sono stati esposti intenzionalmente al contagio. Inoltre, un numero grandissimo di individui morti per tutt’altre cause sono stati conteggiati tra i morti di COVID, anche grazie ad appositi incentivi economici che diversi Stati hanno garantito a ospedali e case di cura. Lo scopo principale di questa tragica pagliacciata è quello di instaurare un nuovo ordine mondiale dittatoriale [6], [7], fondato sul controllo della popolazione su base sanitaria. Un’ulteriore conferma di quanto appena affermato viene dalla stessa OMS, secondo la quale il 10% della popolazione mondiale (cioè circa 750 milioni di individui), sarebbe stata contagiata dal coronavirus [8], il che riconduce il tasso di mortalità dello stesso allo 0,13%, in linea con i virus influenzali stagionali [9] (e ricordiamo che i dati sulla mortalità da coronavirus sono stati gonfiati ad arte), confermando le osservazioni fatte all’inizio della pandemia.
L'OMS ha, dopo tutti questi mesi, rinnegato i lock down [10]: potrebbe essere un cambio di strategia in vista delle elezioni americane e del loro risultato, che molto probabilmente sarà sfavorevole ai globalisti.
È ormai dimostrata l’inefficacia delle mascherine contro i contagi da virus [11], [12], [13]: queste servono, semmai, come strumento di soggiogamento e coercizione della popolazione [14], ad abbatterne il morale e a mantenere un elevato livello di allarme.
Il capo della polizia Gabrielli avrebbe dato l’altolà ai controlli degli agenti nei domicili privati per evitare gli assembramenti [15], misura che era stata richiesta dai ministri Speranza e Franceschini e che è palesemente in conflitto di una messe di norme giuridiche, dalla Costituzione in giù.
Una parte del corpo della Polizia Municipale di Roma si è schierata contro i provvedimenti del governo in materia sanitaria [16], partecipando, il 10 ottobre, alla manifestazione di coloro che la stampa mainstream definisce “negazionisti”, accostandoli così, con un’operazione cialtrona, alle frange filonaziste che negano l’Olocausto. Ironia della sorte, queste frange sarebbero invece, come modus operandi, più facilmente paragonabili a molte delle forze politiche parlamentari [17].
Il “Premio Goebbels” di questa puntata viene però assegnato alle regie televisive occidentali che, durante le riprese del Gran Premio di Russia, hanno disciplinatamente rispettato il divieto, certo venuto dall’alto, di inquadrare il pubblico, che era tutto senza mascherine [18], [19].
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WHEN THE SHIT HITS THE FAN (traduzione a carico dei lettori)
Si avvicina, per il deep state americano, la resa dei conti giudiziaria, che avverrà dopo le elezioni presidenziali. Stanno convergendo, con perfetto sincronismo, tutte le indagini impostate all’inizio dell’amministrazione Trump, più i nuovi filoni che si vanno aprendo su alcuni crimini gravissimi della passata amministrazione.
Il whistleblower della CIA Alan Parrot, che lavorava per l’agenzia sotto copertura (faceva ufficialmente il falconiere) ha rilasciato testimonianza e relativa, solida documentazione, del fatto che Osama Bin Laden, dopo l’11 settembre, sarebbe rimasto sotto protezione degli Stati Uniti, i quali avrebbero chiesto al governo iraniano prima di portarlo in Pakistan e poi di tenerlo al sicuro in Iran. Il famoso raid per catturare Bin Laden nel 2011 sarebbe stata una falsa operazione e l’intera squadra protagonista del blitz, il Seal Team 6, sarebbe stata uccisa, simulando l’abbattimento di un elicottero, con l’unico scopo di mantenere il segreto. Questo sarebbe il motivo che avrebbe spinto a inventare la storia del corpo di Bin Laden gettato in mare senza mostrarlo a nessuno. L’operazione sarebbe stata orchestrata in primo luogo da Hillary Clinton (allora Segretario di Stato), John Brennan (all’epoca a capo della CIA) e dal presidente Obama. Il governo iraniano avrebbe allora ricattato Obama ed estorto al governo americano i famosi 152 miliardi di dollari (di cui quasi 2 miliardi in contanti) del Nuclear Deal per mantenere il segreto [20], [21], [22], [23], [24], [25], [26], [27], [28], [29], [30], [31] (i link potrebbero improvvisamente non funzionare perché in questo periodo la censura infuria, ma poco importa: ormai l’argine si è rotto). Queste informazioni, benché censurate dai media mainstream, stanno diventando virali e hanno elevatissime probabilità di essere corrette, sia per la qualità della documentazione presentata, sia perché sembrano trovare conferme ad altissimo livello (in un generale e in un membro del Congresso), compreso un retweet di Donald Trump [32]. Potrebbe trattarsi di una delle October Surprises, le “sorprese di ottobre” preannunciate da Q (Q#4425). Va da sé che gettare luce sulla vicenda Bin Laden finirebbe per scoperchiare il calderone dell’11 settembre.
Diverso materiale sta emergendo anche sull’affaire Bengasi [33] (vedi PARTE TERZA, paragrafo “Le forniture di armi e dollari ai falsi nemici”), grazie a un altro whistleblower. Praticamente, si sono aperte le cateratte del cielo e stanno iniziando a piovere schiaffi.
L'October Surprise che stiamo per esporre è però, nell’immediato, ancora più grossa. Qualche anno fa Hunter Biden, figlio di Joe Biden, portò alcuni computer a riparare e li dimenticò in negozio, senza mai più ritirarli. In base al contratto da lui firmato, i computer diventarono, dopo un certo tempo, di proprietà negoziante, che ne esaminò il contenuto. Avendo trovato materiale relativo ad atti illegali, prima si rivolse all'FBI e poi pensò di consegnarlo all’avvocato di Rudy Giuliani, ex sindaco di New York e collaboratore di Trump. Per farla breve, i documenti recuperati sui computer sono di indubitabile autenticità, di provenienza lecita e altamente compromettenti [34], [35], [36], e dimostrano che:
Questo materiale, che è stato divulgato anche da una parte dei media ufficiali (New York Post, Washington Times, Fox News, OAN News, Breitbart, ecc.) avrebbe immediatamente stroncato qualsiasi candidato alla presidenza, se non fosse intervenuta la più rigorosa censura da parte dei mezzi d’informazione collegati al Partito Democratico (la quasi totalità delle TV e dei grandi giornali) e, soprattutto, delle maggiori piattaforme social, che hanno immediatamente bloccato la diffusione delle notizie, pur se provenienti da fonti accreditate [37], e hanno iniziato a chiudere canali e profili favorevoli a Trump e/o collegati a Q. L’atteggiamento smaccatamente partigiano dei social media ha provocato l’immediata reazione da parte del Senato americano, che ne interrogherà i CEO sotto giuramento già la prossima settimana, mentre si prepara l’attesa riforma dell’articolo 230, che renderà i giganti di internet vulnerabili alle azioni legali.
Gli ultimi post di Q ci guidano nel capire lo stato di avanzamento di altre importanti inchieste.
Q#4791, Q#4792, Q#4793: il 29 settembre è stato desecretato un documento che ribalta totalmente il quadro della “Russia Collusion”: a fine luglio del 2016 l’intelligence americana ottenne un’analisi proveniente dall’intelligence russa, secondo cui Hillary Clinton aveva approvato un piano per diffamare Trump, collegandolo a Putin e all’intrusione nel sistema informatico del Comitato Nazionale Democratico [38]. Successivamente, l’allora direttore della CIA John Brennan informò Obama e altri alti funzionari dell’intelligence del piano della Clinton per diffamare il candidato Trump. Il 7 settembre 2016, membri dell’intelligence USA inoltrarono la raccomandazione di investigare sull’approvazione, da parte di Hillary Clinton, di un piano accusare Trump e i servizi segreti russi di aver truccato le elezioni americane, allo scopo di sviare l’attenzione del pubblico dal suo uso improprio di un server di email privato. Ricapitolando, il team Clinton inventò di sana pianta la storia della collusione di Trump con la Russia e l’amministrazione Obama usò queste false illazioni per spiare illegalmente Trump e il suo entourage. È uno scandalo politico colossale, di fronte al quale il Watergate è un gioco da bambini (Q#4771)
Mike Pompeo ha dichiarato che renderà pubbliche le email di Hillary Clinton prima delle elezioni [39]. Parte del contenuto potrebbe ricongiungersi a quanto appena emerso relativamente alla vicenda Bin Laden.
Q#4782: La Clinton Foundation, tra le altre cose, serviva a raccogliere false donazioni che erano, in realtà, parte di uno schema pay-per-play (paga per giocare): i Clinton vendevano il proprio potere nell’amministrazione americana al migliore offerente. Lo schema pay-per-play è confermato dal crollo delle entrate economiche della Clinton Foundation (che dovrebbe essere un ente benefico) dopo la sconfitta di Hillary Clinton nella corsa presidenziale (vedi PARTE TERZA, paragrafo “La Clinton Foundation e il caso Uranium One. I casi legate alle email”).
Interessante lo spaccato che Q ci dà della famiglia Comey e dei suoi intrecci da una parte con la Clinton Foundation, dall’altra con Jeffrey Epstein e Gislaine Maxwell:
Q#4777: Peter Comey, fratello di James Comey, direttore dell’FBI ai tempi di Obama, lavora per la DLA Piper, una ditta con complesse connessioni con la Clinton Foundation.
Q#4783: James Comey stesso ha legami con la Clinton Foundation, così come il marito di Kamala Harris Douglas Emhoff, sempre attraverso la DLA Piper (Q#4781).
Q#4796, Q#4797: la figlia di James Comey si è occupata di visionare le registrazioni video relative al (falso) suicidio di Jeffrey Epstein, suo marito si occuperà come avvocato del caso di Gislaine Maxwell.
Il Congresso americano ha approvato una risoluzione di condanna per Q [40]: c’è francamente da dubitare che l’apparato militare americano ne sia impensierito. Il proponente Tom Malinowski, in passato, aveva cercato di far approvare una legge per la riduzione delle pene per i pedofili (Q#4788).
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I DIBATTITI TRUMP - BIDEN
Il 30 settembre il candidato democratico è riuscito a rimanere a galla nel dibattito con Trump perché ha ricevuto le domande in anticipo, ha avuto il supporto del moderatore Chris Wallace nei momenti critici, ha probabilmente assunto farmaci specifici (ha rifiutato il relativo controllo proposto da Trump), e ha quasi sicuramente indossato auricolari invisibili (anche in questo caso, ha rifiutato lo specifico controllo proposto dal team Trump, vedi Q#4787, e, inoltre, nel video del dibattito si possono intravedere dei cavi sotti la sua giacca [41]). Durante il dibattito, Biden ha pronunciato il termine “inshallah” (se Dio vuole) [42], strizzatina d’occhio agli elementi del deep state legati ai Fratelli Musulmani, finanziati dal denaro saudita, e infiltrati ai massimi livelli della politica americana [43], [44] (Huma Abedin, lo stesso Obama [Q#4750], ecc.). A parte i sondaggi fasulli, un sondaggio indipendente tra gli elettori latini (che alle scorse elezioni hanno votato democratico per il 65%) ha stabilito che, per il 66% degli intervistati, la vittoria nel dibattito è andata a Trump [45].
Il dibattito previsto per il 15 ottobre non si è tenuto, ma i due candidati hanno realizzato un’intervista separata in cui, come da copione, a Biden sono state fatte domande da asilo infantile, mentre Trump è stato costretto a difendersi da attacchi continui da parte dell’intervistatrice, la quale, tra l’altro, gli ha chiesto varie volte di condannare Q, cosa che il presidente americano si è ovviamente guardato bene dal fare [46].
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La CBS ha letteralmente inventato un presunto endorsement dei Talebani nei confronti di Donald Trump [47] (smentito dagli stessi Talebani), per screditare il presidente americano agli occhi degli elettori. Tornando nel regno della realtà, è invece arrivato, puntuale come un orologio, l’endorsement di Putin per Joe Biden [48], gesto calcolato per danneggiare elettoralmente il candidato democratico.
È chiaro, ormai, che non potrà esserci nessuna sostituzione del candidato Biden prima delle elezioni (come molti commentatori, tra cui chi scrive, avevano sospettato): è possibile che il controllo della situazione da parte dei militari sia a tal punto saldo da aver bloccato i democratici sulle candidature peggiori in assoluto, quelle della coppia Biden – Harris.
Il 12 ottobre è iniziato, nel Senato americano, il procedimento di conferma di Amy Coney Barrett alla Corte Suprema: come previsto, i democratici hanno attuato un fuoco di sbarramento basandosi sulla critica alle convinzioni religiose della candidata, che è di fede cattolica, e su motivi politici che risultano, tradizionalmente, fuori luogo nel caso di nomine giudiziarie. Gli argomenti contrari alla nomina appaiono quindi piuttosto deboli e l’operazione dovrebbe andare in porto, salvo sorprese.
Il dipartimento della difesa russo ha deciso di chiudere l’accesso allo stretto di Kerch e all’intera parte della costa russa del Mar Nero. Le zone son monitorate dalle navi da guerra russe e, molto probabilmente, da aerei da combattimento. È probabile che si moltiplichino, a ridosso le elezioni americane, provocazioni militari da parte del deep state: pochi giorni fa una nave da guerra britannica è apparsa vicino alla costa della Crimea [49]. Q rende noto (Q#4828, Q#4847) che, allo stesso modo, la Cina sta facendo pressione sulla Corea del Nord perché riprenda il lancio dei missili prima delle presidenziali americane e, sempre allo stesso modo, si riacutizzano le tensioni tra Grecia e Turchia [50].
Il 10 ottobre, il leader della Corea del Nord Kim Jong Un, vestito all'occidentale, durante un discorso tenuto in occasione di una parata militare, ha fatto autocritica nei confronti del popolo, arrivando a mettersi a piangere [51]. Si tratta di un gesto senza precedenti: si prepara forse un nuovo corso nordcoreano, che potrebbe iniziare dopo le elezioni americane.
(continua)
[1] https://www.youtube.com/watch?v=Ug0Fnneslc0
[2] https://youtu.be/H8MOqT5MyUo
[3] https://www.youtube.com/watch?v=Wlg7CYVJ9hg
[4] https://cf.mastohost.com/v1/AUTH_91eb37814936490c95da7b85993cc2ff/socialbyoblucom/media_attachments/files/105/004/447/133/682/371/original/607a12381a63c850.mp4
[5] https://data.cdc.gov/NCHS/Weekly-Counts-of-Deaths-by-State-and-Select-Causes/muzy-jte6
[6] https://youtu.be/mYYu0-W2JxI
[7] https://youtu.be/WmZWAw7SBT8
[8] https://time.com/5896734/10-percent-world-infected-covid-19-who/
[9] Mortalità per influenza: 2015-16 = 0,10%; 2016-17 = 0,13%; 2017-18 = 0,14%; 2018-19 = 0,10% (dati OMS)
[10] https://fee.org/articles/who-reverses-course-now-advises-against-use-of-punishing-lockdowns/
[11] https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/19216002/
[12] https://justthenews.com/politics-policy/coronavirus/2019-world-health-org-review-mask-studies-found-no-evidence-they?amp&__twitter_impression=true
[13] https://aapsonline.org/mask-facts/
[14] 2300 anni fa, molto prima dell’Islam, gli arabi scoprirono che costringere le persone a coprire la bocca e il naso ne spezzava l’individualità e le depersonalizzava. Le rendeva sottomesse. Questo è il motivo per cui, avendo una società patriarcale, imposero ad ogni donna l’uso di un velo dinanzi al volto. Poi l’Islam diede a questa usanza un significato di sottomissione ad Allah, al padrone dell’harem e al re. La moderna psicologia lo spiega: senza volto non esistiamo come individui indipendenti. Tra i due e i tre anni di età, il bambino si guarda allo specchio e si scopre come individuo indipendente. La mascherina è l’inizio della cancellazione dell’individualità.
[15] https://www.youtube.com/watch?v=TVMeliz2bRk
[16] https://scenariquotidiani.blogspot.com/2020/10/primi-segni-di-ribellione-contro-il_11.html
[18] https://youtu.be/dir8IzCXhOI
[19] https://cf.mastohost.com/v1/AUTH_91eb37814936490c95da7b85993cc2ff/socialbyoblucom/media_attachments/files/104/949/327/825/166/634/original/7e07274595f4418f.mp4
[20] https://youtu.be/eKVqr_y73Gc
[21] https://www.minds.com/newsfeed/1163071849106935808?referrer=Kallyfugo
[22] https://www.minds.com/newsfeed/1163072753633759232?referrer=Kallyfugo
[23] https://youtu.be/7FgFuwfJiB0
[24] https://twitter.com/Annakhait/status/1316292216994836480
[25] https://twitter.com/Annakhait/status/1316292757602828289
[26] https://twitter.com/Annakhait/status/1316293180388773895
[27] https://twitter.com/Annakhait/status/1316295717414109184
[28] https://twitter.com/Annakhait/status/1316300288161206272
[29] https://twitter.com/Annakhait/status/1316304312260268032
[30] https://youtu.be/ZoDLC8SjvC4
[31] https://www.youtube.com/watch?v=KV3tWMG9Lck
[33] https://youtu.be/f_VQ0CP2S5U
[34] https://youtu.be/9LuSpHJNPe0
[35] https://nypost.com/2020/10/16/texts-show-raw-intimate-exchange-between-joe-and-hunter-biden/
[36] https://nypost.com/2020/10/16/hunter-biden-email-detailing-chinese-ties-confirmed-by-source-report/
[37] https://nypost.com/2020/10/16/twitter-still-holding-the-posts-account-hostage-over-hunter-biden-links/
[38] http://www.atlanticoquotidiano.it/rubriche/esplosivo-il-russiagate-un-piano-orchestrato-dalla-clinton-per-screditare-trump-e-obama-sapeva/
[39] https://www.thedenverchannel.com/news/election-2020/we-are-getting-them-out-secretary-of-state-mike-pompeo-to-release-more-hilary-clinton-emails
[40] https://www.reuters.com/article/us-usa-congress-conspiracy-idUSKBN26N372
[41] https://welovetrump.com/2020/09/30/caught-did-biden-wear-a-wire-during-the-debate/
[42] https://www.independent.co.uk/news/world/americas/us-election/joe-biden-debate-inshallah-twitter-b724255.html
[43] https://americantruthproject.org/u-s-government-infiltrated-by-muslim-brotherhood/
[44] https://thehill.com/blogs/pundits-blog/presidential-campaign/292310-huma-abedins-ties-to-the-muslim-brotherhood
[45] https://www.newsweek.com/66-percent-spanish-speaking-americans-telemundo-poll-think-trump-just-won-debate-1535176
[46] https://www.axios.com/trump-qanon-nbc-town-hall-2020-038af269-694d-48ae-b74c-7f1a2980a147.html
[47] https://www.cbsnews.com/news/taliban-on-trump-we-hope-he-will-win-the-election-withdraw-us-troops/
[48] https://www.newsweek.com/vladimir-putin-says-wants-work-joe-biden-claims-shared-values-between-democrats-communism-1537501
[49] https://www.controinformazione.info/lesercito-russo-ha-bloccato-il-libero-accesso-allo-stretto-di-kerch-e-allintera-parte-della-costa-del-mar-nero/
[50] https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2020/10/12/nave-turca-oruc-reis-torna-nellegeo_ca27899f-093f-486a-9c72-62b3aaa7185b.html
[51] https://www.open.online/2020/10/12/corea-del-nord-kim-jong-un-piange-durante-una-cerimonia-pubblica-e-si-scusa-per-i-suoi-errori-il-video/
NON CONSIDERATE QUELLO CHE AVETE LETTO COME VERO AL 100%, MA FATE LE VOSTRE RICERCHE E ARRIVATE ALLE VOSTRE CONCLUSIONI. SCAVATE IN CERCA DELLA VERITÀ. NON È PIÙ TEMPO DI ACCONTENTARSI DI "VERITÀ" PRECONFEZIONATE DA ALTRI.
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